Jutta di Meclemburgo-Strelitz
Jutta di Meclemburgo-Strelitz (nome completo in lingua tedesca Auguste Charlotte Jutta Alexandra Georgina Adophine; Neustrelitz, 24 gennaio 1880 – Roma, 17 febbraio 1946) fu un membro della Casata di Meclemburgo-Strelitz per nascita e consorte del principe della corona Danilo del Montenegro. BiografiaInfanziaLa duchessa Augusta Carlotta Jutta (Judith) Alessandra Georgina Adolfina di Meclemburgo nacque a Neustrelitz, figlia minore di Adolfo Federico di Meclemburgo-Strelitz, all'epoca granduca ereditario, e della moglie Elisabetta di Anhalt. Assieme alla sorella Maria, Jutta venne cresciuta da governanti ed ebbe pochi contatti con i genitori.[1] MatrimonioGrazie all'influenza dell'imperatore tedesco Guglielmo II, venne organizzato il matrimonio della giovane Duchessa con l'erede apparente del Montenegro, il principe Danilo.[2] Poche ore dopo il suo arrivo ad Antivari, in Montenegro, essa si convertì alla fede ortodossa; venne poi accompagnata a Cettigne, dove si sposò, dal futuro cognato, il principe della corona d'Italia, Vittorio Emanuele di Savoia.[3] Sposò il principe Danilo il 27 luglio 1899; dopo il matrimonio e la conversione essa assunse il nome di Militza. Prima guerra mondialeDurante la prima guerra mondiale, il Regno di Montenegro combatté contro le potenze centrali, tra cui la nazione di nascita di Jutta, l'impero tedesco. Questi legami non le risparmiarono il fatto di costituire un bersaglio: la villa ad Antivari in cui soggiornava venne infatti bombardata dall'aviazione austriaca.[4] Al termine della guerra la famiglia reale costituì un governo in esilio dopo che il Montenegro venne annesso al neonato Regno dei Serbi, Croati e Sloveni; il suocero, re Nicola I, morì il 1º marzo 1921, così suo marito gli succedette quale re titolare del Montenegro; detenne la carica per una sola settimana prima di abdicare in favore del nipote Michele. Esilio e morteJutta trascorse il resto della sua vita in esilio; lei e il marito vissero in Francia, dove Danilo morì nel 1939. Jutta morì a Roma dove regnava il cognato Vittorio Emanuele III.[5] AscendenzaOnorificenzeNote
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