Just Like Tom Thumb's Blues è costituita da sei strofe e da nessun ritornello. Il testo descrive una sorta di incubo che il narratore ha vissuto a Juarez, in Messico, durante il quale ha incontrato malattia, disperazione, prostitute, santi, donne ombrose, autorità corrotte, alcool e droghe, prima di decidere finalmente di tornare a New York City. Il testo incorpora diversi riferimenti letterari ad opere di Malcolm Lowry, Edgar Allan Poe, e Jack Kerouac, mentre il titolo della canzone, oltre che alla celebre fiaba di pollicino, è un riferimento alla poesia La mia bohème di Arthur Rimbaud (« ...Pollicino sognante, nella mia corsa sgranavo... »).
Testo e musica
La canzone venne incisa il 2 agosto 1965 negli studi della Columbia a New York, lo stesso giorno nel quale Dylan registrò anche Ballad of a Thin Man, Highway 61 Revisited e Queen Jane Approximately, altre tre canzoni incluse in Highway 61 Revisited.[1][2][3] Tuttavia, Just Like Tom Thumb's Blues richiese molti più tentativi di perfezionamento rispetto alle altre canzoni della stessa seduta; soltanto alla take numero 16 Dylan e la sua band catturarono su nastro la versione definitiva che sarebbe poi apparsa sull'album.[2] Secondo il biografo di Bob Dylan Clinton Heylin, i musicisti che accompagnarono Dylan nella take inserita in Highway 61 Revisited furono Mike Bloomfield alla chitarra elettrica, Al Kooper al pianoforte elettrico, Paul Griffin al pianoforte, Harvey Brooks al basso e Bobby Gregg alla batteria.[2] In una versione embrionale della canzone, Sam Lay fu il batterista e Frank Owens suonò il pianoforte.[2] La take 5, che vede la presenza di Lay ed Owens, è stata inclusa nell'album del 2005 The Bootleg Series Vol. 7: No Direction Home: The Soundtrack.[2]
Musicalmente, Just Like Tom Thumb's Blues consiste in 6 strofe senza il raccordo di nessun ritornello, variate da qualche accordo e dall'enfasi del canto di Dylan. Tastiera, batteria e voce forniscono la base, mentre Mike Bloomfield suona la chitarra elettrica con influenze latinoamericane.[3] La parte tastieristica in particolare, ha un utilizzo innovativo di due pianoforti diversi, con Al Kooper al piano elettrico Hohner Pianet e Paul Griffin al piano honky-tonk.[3]
^RPM Playsheet December 13, 1965, su collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 30 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2016).
^ Starr, Larry; Waterman, Christpher & Hodgson, Jay, Rock: A Canadian Perspective, Oxford University Press, 2008, p. 213, ISBN978-0-19-542761-5.