Juan García Esquivel
Juan García Esquivel, noto anche semplicemente come Esquivel o Esquivel![1] (Tampico, 20 gennaio 1918 – Jiutepec, 3 gennaio 2002), è stato un compositore e pianista messicano. Oltre ad essere considerato il maggiore esponente dello Space age pop (noto anche come Space Age Bachelor Pad Music),[2][3][4] uno stile musicale emerso lungo la fine degli anni cinquanta, Esquivel riuscì, secondo le testimonianze, a "trasformare la figura e il profilo professionale dell'arrangiatore d'orchestra in una sorta di alchimista sonoro perfezionista e sofisticato, a conoscenza di tutte le innovazioni tecnologiche da sfruttare al massimo per ottenere sonorità mai ascoltate prima."[1] BiografiaEsquivel nacque a Tampico (Messico) nel 1918, dove si diplomò in pianoforte, studiò composizione, arrangiamento, e imparò a dirigere le orchestre. Successivamente iniziò a lavorare come arrangiatore e showman durante le esibizioni nelle sale da ballo e da concerto.[1] Dopo essersi dedicato a comporre jingle radiofonici, attività che mise in pratica lavorando per l'emittente radio messicana XEW, Esquivel si trasferì nel 1958 ad Hollywood, città dove iniziò una collaborazione con l'etichetta RCA e registrò le canzoni presenti in Other Worlds Other Sounds. Durante le sessioni di quell'album, durate alcune ore, Esquivel ebbe tempo a sufficienza per comporre altri brani raccolti in un altro disco che verrà intitolato Four Corners of the World.[1] Nel 1962 pubblicò l'album Latin-Esque che, oltre ad essere considerato uno dei suoi capolavori,[1][5] introdusse alcune innovazioni nell'utilizzo delle tecnologie di registrazione stereofoniche.[6] Durante l'anno seguente iniziò a registrare la propria musica anche durante le sue esibizioni dal vivo, tutte caratterizzate da forti presenze sceniche, balli e coreografie elaborate.[6] Dopo aver composto dodici album per la RCA, incluso More of Other Worlds, Other Sounds che non venne mai pubblicato, Esquivel ruppe il contratto con la casa discografica nel 1968.[1] Gli anni sessanta segnarono di fatto il momento di maggiore popolarità del musicista.[3] In seguito allo scioglimento della sua orchestra avvenuto durante gli anni settanta, Esquivel ritornò in Messico riprendendo la propria attività di compositore di colonne sonore televisive e cinematografiche.[1] Sempre nello stesso periodo compose Burbujas, album pubblicato nel 1979 e contenente le tracce tratte un'omonima serie televisiva per bambini. Questa uscita vendette oltre un milione di copie.[1][6] Durante gli anni novanta, il compositore godette di una rinnovata popolarità grazie al revival della musica lounge,[3][6] genere del quale fu uno dei precursori.[7] Morì a causa di un ictus nel 2002, all'età di ottantatré anni.[3][6] Stile e ispirazioneLo stile musicale di Esquivel, ispirato a compositori quali Carl Stalling, Glenn Miller, Alvino Rey e Stan Getz, è sempre stato caratterizzato dalla presenza di arrangiamenti insoliti accostati a quelli orchestrali (essi potevano includere strumenti quali l'ondioline, il theremin, il clavicembalo e strumenti musicali esotici).[1][2][8] Oltre a presentare spesso cambi di tempo, la musica di Esquivel, che è considerata audace,[1] incorpora ritornelli orecchiabili, generalmente cantati attraverso sillabe, espressioni accentate e borbottii.[1][8] Inoltre, il musicista è stato definito da parte di Randy Van Horne:[1] «un grande innovatore, uno sperimentatore... una sorta di Stan Kenton messicano.» Discografia parzialeAlbum
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