Nel 1922, la reputazione di Thorak crebbe molto quando realizzò Der sterbende Krieger ("il guerriero morente"), una statua in memoria dei caduti della prima guerra mondiale di Stolpmünde.
Artista del Terzo Reich
Nel 1933 e negli anni seguenti, Thorak si unì ad Arno Breker come uno dei due scultori ufficiali del Terzo Reich.[5] Nel suo laboratorio fuori Monaco di Baviera, Thorak lavorò a statue che rappresentassero la vita del popolo tedesco sotto la guida nazionalsocialista; questi lavori erano su scala eroica, fino a 20 metri di altezza.
I suoi lavori ufficiali in questo periodo includono un gran numero di sculture dello stadio olimpico di Berlino del 1936. Albert Speer parla di Thorak come «più o meno il "mio" scultore, che di frequente ha realizzato statue e bassorilievi per i miei edifici» e «colui che creò il gruppo di figure per il padiglione tedesco all'Esposizione Universale di Parigi».[6]
La sua opera "Kameradschaft" si ergeva al di fuori del padiglione, ritraendo due enormi figure maschili nude, con le mani giunte uno al lato dell'altro, in una posa di difesa e di camerateria razziale.[7]Alcune influenze espressioniste possono essere ravvisate nel suo stile neoclassico.[senza fonte]
^(DE) Josef-Thorak-Archiv, EKS. Necrologio a Salisburgo del 26 febbraio 1952
^(EN) Anthony Rhodes, Propaganda: The Art of Persuasion: World War II, New York, Chelsea House Publishers, 1976, p. 28, SBNSBL0388828.
^(DE) Hans Vollmer (a cura di), Thorak, Josef, in Allgemeines Lexikon der Bildenden Künstler des XX. Jahrhunderts, 4 (Q-U), Lipsia, E. A. Seemann, 1999, p. 442, ISBN3-363-00730-2.
^(EN) Art: Bigger Than Life, in Time. URL consultato il 4 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2013).
Joe F. Bodenstein, Josef Thorak, in Arno Breker: une biographie, Parigi, Èditions Séguier, 2016, ISBN978-2-84049-690-8.
Thieme-Becker, Thorak, Josef, in Allgemeines Lexikon der Bildenden Künstler von der Antike bis zur Gegenwart, con la collaborazione di Hans Vollmer, Allgemeines Lexikon der bildenden Künstler des XX. Jahrhunderts, 40 (Ta-Tie), Lipsia, E. A. Seemann, 2008, p. 265, ISBN978-3-86502-177-9.
Robert Thoms, Große Deutsche Kunstausstellung München 1937–1944, in Verzeichnis der Künstler in zwei Bänden, 2 (Bildhauer), Berlino, 2011, ISBN978-3-937294-02-5.