Joris van SchootenJoris van Schooten (Leida, 1587 – 1651) è stato un pittore olandese del secolo d'oro e zio del matematico Frans van Schooten. BiografiaSecondo Arnold Houbraken nacque a Leida con un talento per il disegno, e i suoi insegnanti rimasero sconvolti dal fatto che disegnasse animali su tutto ciò che gli veniva dato. A 17 anni divenne apprendista di Coenraad van der Maas, un buon ritrattista, e vi rimase per tre anni, durante I quali divenne abbastanza bravo da iniziare da solo.[1] A Delft venne fortemente influenzato dalla scuola di Michiel van Mierevelt. Dopo aver imparato abbastanza da avviare il proprio laboratorio, decise di recarsi in Italia, ma i suoi genitori lo fecero sposare con Marijtgen Bouwens van Leeuwen, e così interruppe i suoi piani di viaggio e tornò a Leida.[1][2] Fu un pittore di successo rispettato dalla comunità. Entrò a far parte della Corporazione di San Luca di Leida fu tra i componenti di un gruppo che inviò una petizione ai padri della città, nel 1609, per una nuova e più protettiva carta della corporazione. La richiesta venne respinta e loro tentarono di nuovo nel 1610, ma questa volta si videro respingere la richiesta. Ottenne commissioni di ritratto molto vantaggiose dalla schutterij di Leida nel 1626 e dipinse un pezzo storico per il municipio di Leida dove il sindaco van der Werff offriva la sua spada al popolo affamato con il discorso: Se vi aiuterà, tagliate il mio corpo a pezzi e distribuitelo tra di voi - questo mi consolerà. Ottenne anche una commissione dalla Chiesa luterana, nel 1640, per una serie di dipinti sulla vita dell'uomo. Secondo l'RKD, era figlio di un immigrato fiammingo a Leida che fu registrato come allievo di Evert van der Maes a L'Aia, nel 1604 per tre anni, e sposò Marijtgen, che proveniva da Oegstgeest, il 17 maggio 1617 a Leida.[2] Fu insegnante, non allievo, di Coenraed van der Maes van Avenrode (probabilmente un membro della famiglia di Evert), ed anche dei pittori Jan Lievens e Abraham van den Tempel.[2] Secondo Simon van Leeuwen fu anche insegnante di Rembrandt.[3] I suoi dipinti nella chiesa luterana e nel municipio di Leida sono ancora appesi dove erano stati posizionati.[4]. Non si sa se fosse imparentato con il suo contemporaneo con lo stesso cognome, il pittore di nature morte, nato ad Amsterdam, Floris van Schooten. Note
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