Quarto figlio del contrammiraglio George Byng, I visconte Torrington, entrò nella Royal Navy nel 1718 a 14 anni. Nominato rapidamente tenente di vascello a 19 anni, a 23 anni assunse il comando della HMS Gibraltar. In seguito nel 1742 venne nominato commodoro governatore di Terranova. Divenne contrammiraglio nel 1745 e vice ammiraglio nel 1747. Fu membro del parlamento per il distretto di Rochester fino alla sua morte.
Byng che prestava servizio nel Canale della Manica, ottenne di recarsi nel Mediterraneo al comando della guarnigione di stanza a Fort St Philip, presso Mahón.[1] Malgrado le sue proteste, egli non ricevette né soldi né tempo per preparare la spedizione al meglio, a tal punto che i suoi ordini vennero fraintesi durante i cinque giorni successivi alla sua partenza, sino all'arrivo sull'isola spagnola, il che comprometterà seriamente la riuscita della missione. Byng giunse sull'isola con dieci navi cariche di Royal Marines per rinforzare la guarnigione già presente e immediatamente si scontrò con lo squadrone francese subendo pericolose perdite.[1] Dalla sua corrispondenza di quei giorni sappiamo che la situazione diveniva sempre più critica col proseguire dei combattimento, giungendo persino a richiedere rinforzi al governatore di Gibilterra (altro possedimento inglese nel mediterraneo), ma questi glieli negò.[1]
Byng era giunto sull'isola l'8 maggio di quell'anno, ma già prima del suo arrivo i francesi avevano sbarcato 15.000 soldati a Minorca, preparandosi ad occupare l'isola. Il 19 maggio, Byng aprì la piena comunicazione col forte sebbene l'avanzata dei francesi lo costringesse subito allo scontro.[1]
Si aprì così la Battaglia di Minorca che venne combattuta il giorno seguente. Byng, che già aveva subito delle perdite durante i primi scontri navali che lo avevano accolto sull'isola, mosse tutte le navi disponibili allo scontro.[1]
Isolato dai francesi, Byng e la sua flotta rimasero quattro giorni nei pressi di Minorca senza essere in grado di stabilire delle comunicazioni col forte o avere modo di scontrarsi con le truppe nemiche. A questo punto Byng si rese conto che la cosa migliore da fare era approdare al primo porto disponibile per far riparare le proprie navi, pesantemente danneggiate. Il porto più vicino era Gibilterra e quindi il piano di Byng era quello di recarsi al porto, riparare le navi, acquisire nuovi rinforzi e poi ripartire alla volta di Fort St Philip. Ad ogni modo, prima che egli potesse attuare il proprio piano, una nuova nave giunse dall'Inghilterra con nuove istruzioni, sollevando Byng dall'incarico e riportandolo in madrepatria. Byng venne promosso nel frattempo ammiraglio il 1º giugno di quell'anno, successivamente alle azioni di Minorca, ma prima che l'Ammiragliato ricevesse il suo dispaccio con le notizie sulla battaglia.
La guarnigione inglese di Minorca, privata oltre che di mezzi anche del proprio comandante, venne costretta a capitolare ai francesi il 29 giugno di quello stesso anno. Secondo i termini di pace, la guarnigione presente ebbe modo di tornare in Inghilterra senza problemi e l'isola passò sotto il controllo francese.
La corte marziale
Il fallimento della Battaglia di Minorca fu inizialmente causa di pubblico oltraggio per i marinai e gli ufficiali responsabili dell'azione mancata.[2][3] Byng venne condotto di fronte alla corte marziale per aver disatteso al codice della marina inglese (da poco revisionato) che gli imponeva di fare il possibile per sconfiggere il nemico il più presto possibile.
Nel 1745, durante la Guerra di successione austriaca, un giovane luogotenente di nome Baker Phillips venne passato alle armi dopo che le sue navi vennero catturate dai francesi, assieme al proprio capitano che non aveva fatto nulla per impegnare i vascelli all'azione. Il giovane, senza esperienza, era stato costretto a prendere il comando delle navi ma non potendo più nulla per difenderle[1].
La corte marziale, giudicando Byng, adottò il medesimo metodo accusandolo di negligenza.[3] Byng venne condannato a morte dalla corte anche se egli richiese al re Giorgio II in persona la grazia.
Negazione della clemenza ed esecuzione
Il nuovo Primo Lord dell'Ammiragliato, Lord Temple, ottenne di fare un'udienza apposita con il re per ottenere la grazia per Byng, ma questa gli venne rifiutata in un acceso scontro.[4]
Il primo ministro, William Pitt il Vecchio, sapeva che Byng aveva fatto il possibile per mantenere il potere a Minorca anche se per proseguire aveva deciso di far riparare le proprie navi. Pitt e Giorgio II, ad ogni modo, avevano contrasti interni anche a livello politico amministrativo e come tale l'opposizione anche sulla causa di Byng fu importante.[4]
La severità della pena, combinata con il sospetto che l'Ammiragliato si stesse difendendo attraverso Byng per una sconfitta subita, portò Pitt a prendere una posizione ferma sulla questione esponendo chiaramente al re: «La Camera dei Comuni, Sire, è incline alla grazia» e re Giorgio II rispose: «Siete voi a chiedermi sempre di guardare più al sentimento del mio popolo che alla Camera dei Comuni».[3]
A seguito della pronuncia della sentenza da parte della corte marziale, l'ammiraglio Byng venne detenuto a bordo della HMS Monarch presso il Solent (Portsmouth) ed il 14 marzo 1757 venne fucilato. Ottenne in questo frangente il privilegio di poter comandare il plotone di esecuzione dando un segnale con il proprio fazzoletto.[3]
Nella letteratura
L'esecuzione di Byng fu oggetto di satira da parte di Voltaire nel suo Candide. A Portsmouth, Candide assiste all'esecuzione di un ufficiale da parte di un plotone di esecuzione, e gli viene detto che «...in questo paese, è bene uccidere un ammiraglio, di tanto in tanto, per incoraggiare gli altri» (Dans ce pays-ci, il est bon de tuer de temps en temps un amiral pour encourager les autres).
Byng fu l'ultimo del suo grado ad essere fucilato, e 22 anni dopo il fatto gli Articoli di Guerra (il regolamento della Royal Navy) vennero emendati per permettere "un altro tipo di punizione che la natura ed il grado dell'ufficiale possa essere ritenuto adeguato" come alternativa alla pena capitale[3]. Nel 2007 alcuni discendenti di Byng fecero una petizione al governo per un perdono postumo; il Ministero della Difesa rifiutò[5]. I membri della famiglia ed un gruppo a Southill nel Bedfordshire dove la famiglia Byng vive continuano ad adoperarsi per il perdono[5].
L'esecuzione di Byng fu definito "il peggior crimine legalistico negli annali della nazione"[3]. Ciò non di meno, esso può aver influenzato il comportamento dei futuri ufficiali di marina, aiutando ad inculcare loro "una cultura di aggressiva determinazione che pose gli ufficiali inglesi al di fuori dei loro contemporanei, e che nello stesso tempo diede loro un ascendente psicologico fortemente in scesa"[6] Questo, invece, può aver contribuito al successo della Royal Navy e all'acquisizione e alla difesa dell'Impero britannico, poiché i comandanti sapevano che sebbene ci fosse la possibilità di fallimento in battaglia, non rischiare la battaglia avrebbe comportato una certezza di punizione[6]. Nelle parole di uno storico della Royal Navy, questo "omicidio giudiziario" ha brutalmente dimostrato che ci si aspetta da un ufficiale di marina più che semplice coraggio e lealtà[3].
Queste considerazioni politiche non furono di conforto alla famiglia delle loro vittime. L'epitaffio nella cappella di famiglia dell'ammiraglio Byng nella chiesa di Tutti i Santi[7] a Southill, esprime il loro punto di vista, e quello di gran parte della nazione:[3]
To the perpetual Disgrace of PUBLICK JUSTICE The Honble. JOHN BYNG Esqr Admiral of the Blue Fell a MARTYR to POLITICAL PERSECUTION March 14th in the year 1757 when BRAVERY and LOYALTY were Insufficient Securities For the Life and Honour of a NAVAL OFFICER[8]
«Mrs Saunders-Davies said: "Admiral Byng did not deserve to be shot. He may not have been a brilliant sailor but he had an unblemished career and he had never lost a ship or drowned a sailor. The Byngs won't take the refusal of a pardon lying down. We're going to take this further."»
«More and more in the course of the century, and for long afterwards, British officers encountered opponents who expected to be attacked, and more than half expected to be beaten, so that [the latter] went into action with an invisible disadvantage which no amount of personal courage or numerical strength could entirely make up for.»
^About Southill Parish, su southillparish.net, Southill Parish Council. URL consultato il 14 marzo 2011.
A Candid Examination of the Resolutions and Sentence of the Court-Martial on the Trial of Admiral Byng ... In a letter to the gentlemen of the Navy. By an Old Sea Officer. London, J. Cooke, 1757.
A Collection of several Pamphlets, very little known, some suppressed letters, and sundry detached pieces ... relative to the case of Admiral Byng. London, T. Lacy, 1756.
A Dialogue between the Ghost of A.....l B.... [i.e. Admiral John Byng], and the Substance of a G....l [i.e. Lord George Sackville]: shewing the difference between a chop and a pop. [A satire in verse on Sackville's conduct at Minden.] London, Smith, 1759?].
A Full and Particular Account of a most dreadful ... apparition [i.e. Admiral Byng's Ghost] which appeared to a certain Great Man [i.e. T. P. Holles, Duke of Newcastle], etc. [London? 1757?].
A Further Address to the Publick. Containing genuine copies of all the letters which passed between A-l B-g [i.e. the Honourable John Byng] and the S-ry of the A-ty [i.e. the Secretary of the Admiralty, John Cleveland]; from the time of his suspension, to the twenty-fifth of October last. With proper remarks and reflections on the unprecedented treatment he has met with since his confinement. London, J. Lacy, 1757.
A Key to the Trial of Admiral Byng: or, a Brief state of facts relating to the action in the Mediterranean on the 20th of May, 1756, etc.. London, [1756.]
A Late Epistle to Mr C---------d [i.e. John Cleveland]. [Signed: B-g]. A lampoon in verse on Admiral Byng. With an engraving.] [London?, 1756.]
A Letter to a Gentleman in the Country, from his friend in London: giving an authentick and circumstantial account of the confinement, behaviour, and death of Admiral Byng, as attested by the gentlemen who were present. London, J. Lacy, 1757.
A letter to a member of Parliament in the country, from his friend in London, relative to the case of Admiral Byng: with some original papers and letters which passed during the expedition ... London, J. Cooke, 1756.
A Letter to Admiral Smith, President of the Court Martial, for the tryal of the hon. J. Byng, Esq.; occasioned by a late performance [entitled, British Policy and British Bravery, a tragedy]. London, 1757.
A letter to Lord Robert Bertie, relating to his conduct in the Mediterranean, and his defence of Admiral Byng ... London, R. Griffiths, 1757.
A Letter to Lord Robert Bertie, relating to his conduct in the Mediterranean, and his defence of Admiral Byng. The second edition, to which is added, a Postscript, to the publick, relating to the execution of the Admiral. London, R. Griffiths, 1757.
A Letter to the Right Honourable Lord A----. London, Printed for William Bizet ..., 1757.
A Letter to the Right Honourable the L---ds of the A------y [i.e. the Lords of the Admiralty]. [By the Hon. Sarah Osborn, petitioning for their intercession with the King in behalf of Admiral John Byng.] [London, 1757.]
A Letter to the Rt. Hon. William Pitt; being an impartial vindication of the conduct of the Ministry, ... in answer to the aspersions cast upon them by Admiral Byng and his advocates. London, Printed for Philip Hodges ..., 1756.
A Modest Apology for the Conduct of a certain Admiral [i.e. the Hon. John Byng] in the Mediterranean, etc.. [Based on the “Serious Apology.”] London, M. Cooper; B. Dodd, 1756.
A Narrative of the Proceedings of Admiral B---g [i.e. the Hon. John Byng] and of his Conduct off Mahon on the 20 May. By an officer of the squadron. London, Owen, [1756.]
A parallel (in the manner of Plutarch) between the case of the late honourable Admiral John Byng, and that of the right honourable Lord George Sackville by a Captain of a man of war. London, Printed for R. Stevens ..., 1759.
A Ray of Truth darting thro' the thick clouds of falshood: or, the Lion, the foxes, the monkey, and the gamecock. A fable, to which is added, a hymn to Jupiter. [A pamphlet in favour of Admiral John Byng.] Printed & sold at all the Booksellers, London, [1756.]
A Real Defence of A-l B-'s [i.e. Admiral Byng's] Conduct ... By a Lover of Truth, and a Friend to Society. [A satire.] London, 1756.
A Rueful Story, or Britain in tears, being the conduct of Admiral B-g [i.e. the Hon. John Byng], in the late engagement off Mahone with a French fleet the 20. of May 1756. Printed by Boatswain Hawl-up: London, [1756.]
A Serious Apology and Modest Remarks on the Conduct of a Certain Admiral [i.e. Admiral Byng] in the Mediterranean, etc.. [With woodcuts.] London, T. Bailey, 1756.
Admiral B----g [i.e. the Hon. John Byng] in Horrors at the Appearance of the Unhappy Souls, who was killed in the engagement crying for revenge. [In verse. With a woodcut.] [London?, 1756.]
Admiral B—g's [i.e. the Hon. John Byng's] Answer to the Friendly Advice, or, the Fox out of the pit and the geese in. [London?, 1756.]
Admiral Byng and the loss of Minorca, by Brian Tunstall. London, Philip Allan & co. ltd. London, 1928.
Admiral Byng's Complaint. [A ballad, beginning: “Come all you true Britons and listen to me.”] [London, 1756?]
Admiral Byng's Defence, as presented by him, and read in the Court January 18, 1757 ... containing a very particular account of the action on the 20th of May, 1756, off Cape Mola, etc.. [With an appendix of letters.] London, J. Lacy, 1757.
Admiral Byng's Defence, as presented by him ... in the Court January 18, 1757, etc. Dublin, J. Hoey, etc., 1757.
Admiral Forbes's Reasons for not signing Admiral Byng's Dead Warrant. London, 1757.
An account of the expedition of the British fleet to Sicily, in the years 1718, 1719 and 1720, under the Command of Sir George Byng (Collected from the Admiral's manuscripts and other original papers). London : J. and R. Tonson, 1739.
An Address to the Public, in answer to two pamphlets, intitled, An Appeal to the People of England, and A Letter to a Member of Parliament, relative to the case of A-l B-g [Admiral Byng] ... By an Ante Italianite. London, A. Type, 1756.
An Appeal to the People: containing, the genuine and entire letter of Admiral Byng to the Secr. of the Ad-y ... Part the first. (Part the second. On the different deserts and fate of Admiral Byng and his enemies, etc.). London, J. Morgan, 1756, 1757.
An appeal to the people: part the second. On the different deserts and fate of Admiral Byng and his enemies: the changes in the last administration: the year of liberty or thraldom ..., London, J. Morgan, 1757.
An Appeal to the People: containing, the genuine and entire letter of Admiral Byng to the Secr. of the Ad-y: observations on those parts of it which were omitted by the writers of the Gazette: and what might be the reasons for such omissions ... To this edition are added, some original papers and letters, etc. Dublin, L. Flin, 1756.
An Exact Copy of a Remarkable Letter from Admiral Byng to the Right Hon. W- P-, Esq; dated March 12, 1757, two days before his execution. London, J. Reason, 1757.
At 12 Mr. Byng was shot. [by Dudley Pope, with plates, including portraits.] London, Weidenfeld & Nicolson, [1962.]
At twelve Mr. Byng was shot. Philadelphia, Lippincott [1962].
Boh Peep-Peep Boh, or A-l Bing's apology to the Fribbles. A new ballad. [London, 1756?]
Bungiana, or an Assemblage of What-d'ye-call-em's, etc.. London printed; re-printed and sold by the Booksellers: Dublin, 1756.
Bungiana, or an Assemblage of What-d'ye-call-em's, in prose and verse, that have ... appeared relative to the conduct of a certain naval commander [i.e. Admiral Byng], now first collected in order to perpetuate the memory of his wonderful atchievements. London, J. Doughty, 1756.
Byng return'd; or, the Council of expedients. [A satirical print, with verses.] [London?, 1756?].
Charles premier, roi d'Angleterre, condamné à mort par la nation Angloise. Et Bing, amiral anglois, fusillé par ordre de la même nation. Entretiens de leurs ombres aux Champs Élisées. Amsterdam, 1757.
Essential Queries relating to the Condemnation and Execution of Admiral Byng. [London? 1757.]
Histoire de l'expedition de l'Almiral Byng dans la Sicile, en 1718, 1719 et 1720, trad. dell'angl. par M. Paris, Ballard, fils, 1744.
If Justice is begun? Let it continue. [Being an attack upon the Newcastle Administration, after the execution of Admiral Byng.] [London? 1757?].
Impartial Reflections on the Case of Mr. Byng, as stated in an Appeal to the People, etc. and a Letter to a Member of Parliament, etc. London, S. Hooper, 1756.
Letter to the Lords of the Admiralty [from the Hon. Sarah Osborn? imploring their intercession with the King for mercy to her brother, Admiral Byng, under sentence of death for breach of the Twelfth Article of War]. [London, 1757.]
Mémoire pour les ministres d'Angleterre, contre l'amiral Byng et contre l'auteur du ″Peuple instruit″. Ouvrage traduit de l'anglois. [by Edme-Jacques Genet.] 1757.
More Birds for the Tower, or, who'll confess first. [A ballad, on the conduct of the Duke of Newcastle in relation to Admiral J. Byng.] [London? 1756?].
Noticia verdadeira da grande batalha naval que no canal de Malta houve entre hum navio inglez, e outro francez ... e se dá noticia da morte de grande almirante Jorze Bing [i.e. John Byng], etc. Lisboa, 1757.
Observations on the Twelfth Article of War: wherein the nature of negligence, cowardice, and disaffection, is discussed ... and the difference between error of judgment and negligence clearly stated ... and exemplified in the case of the late Admiral Byng ... In a letter to the President of the late Court Martial. By a Plain Man [i.e. David Mallet]. London, W. Owen, 1757.
Oh! Tempora. Oh! Mores ... Dedicated to the Captains Kirby, Constable, Wade, &c. in the regions below. [A lampoon in verse on Admiral Byng. With an engraving.] [London,] 1756.
Papers relating to the loss of Minorca in 1756 / Edited by Captain H. W. Richmond.[London], Navy Records Society, 1913.
Past twelve o'clock, or Byng's ghost, an ode, inscribed to the Triumvirate; more particularly his Grace of N******** [Newcastle] ... The second edition. London, J. Scott, 1757.
Queries addressed to Capt. C-ll [Cornwall] late of His M.'s ship Revenge. [In reference to his conduct in the action off Cape Mola, and to his evidence before the court martial for the trial of Admiral Byng.] [London, 1757.]
Some Friendly and Seasonable Advice to Mr. Admiral Byng. [On his approaching trial by court-martial.] [London, 1756.]
Some Further Particulars in relation to the Case of Admiral Byng. From original papers, &c. ... By a Gentleman of Oxford. London, J. Lacy, 1756.
Some queries on the minutes of the council of war held at Gibraltar ... May 4 [1756.]; from which good reason may be drawn, for a noble colonel's [Lord Robert Bertie] having taken so large a part in the defence of Admiral B[yn]g. Edition Second edition. London, 1757.
Some reasons for believing sundry Letters and Papers ascribed to Admiral Byng, not only spurious, but also an insidious attempt to prejudice the Admiral's character. By a By-stander (C- W-e). London, [1756.]
Testament politique de l'amiral Byng, traduit de l'anglois. Portsmouth [Paris?] 1759.
Testamento politico del almirante Bing: en el que se manifiestan las maxîmas del partido realista para sojuzgar al pueblo inglés, y quitarle la libertad que se ha acquirido; y asi mismo la senda que éste debe seguir para conservarla. Tr. del francés por Don Antonio Rato ... Valencia, Por. J. y T. de Orga, 1780.
The Block and Yard Arm. A new ballad, on the loss of Minorca and the danger of our American rights and possessions. [Against T. P. Holles, Duke of Newcastle and Admiral J. Byng.] [London, 1756.]
The Byng papers selected from the letters and papers of admiral Sir George Byng, 1st viscount Torrington, and of his son admiral the Hon. John Byng, and edited by Brian Tunstall. Vol. I -III). [London] the Mary Records Society, 1930-1932. 3 vol.
The Case of the Hon. Admiral Byng, ingenuously represented ... Likewise his letter to the Secretary of the Admiralty ... also two letters from M. Voltaire & the Marshal Duke de Richlieu to Mr. Byng. With an account of his execution ... Also an elegy on his death, etc. London, H. Owen, 1757.
The Chronicle of B----g [i.e. Hon. J. Byng], the son of the great B---g [Byng] that lived in the reign of Queen Felicia [i.e. Queen Anne]. Containing an account of his mighty transactions against Gallisoniere, his flight and happy arrival at G-r, [Gibraltar] and from thence to Sp-th-d. [Spithead]. By Israel Ben Ader of the tribe of Levi. The second edition. London, 1756.
The Counterpoise: or, B---g [Byng] and the M-----y [Ministry] fairly stated. By a By-stander, etc. Dublin, J. Murphy, 1756.
The Hon. Mrs. Osborn's Letter to the Lords of the Admiralty [dated, February 17, 1757; petitioning for their intercession with the King in behalf of Admiral J. Byng]. [London, 1757.]
The martyrdom of Admiral Byng. Glasgow, William Maclellan, 1961.
The New Art of War at Sea, now first practis'd by the English ships, under the command of the prudent Admiral Bung. [An engraving representing the English and French fleets, being a satire against Admiral Byng.] [London, 1756.]
The Original Paper delivered by Admiral Byng to the Marshal just before his execution, etc. [London? 1757.]
The Portsmouth Grand Humbug: or, a Merry dialogue between a Boatwain and his mate on board the Monarch, relating to Admiral Byng, etc. [London? 1757.]
The Proceedings of the ... Lords ... [1, 2 March 1757] upon the Bill, intituled, An Act to relieve from the obligation of the Oath of Secrecy, the Members of the Court-Martial appointed for the tryal of Admiral J. Byng ... Together with the examinations of the several members of the said Court-Martial; taken ... at their Lordships' Bar. London, T. Baskett, 1757.
The Proceedings of the ... Lords ... upon the Bill intituled, An Act to release from the obligation of the oath of secrecy, the members of the court-martial appointed for the tryal of Admiral John Byng ... Together with the examinations of the several members of the said court-martial ... To which is prefixed, an abstract of the proceedings of the Hon. House of Commons, upon the said Bill, etc. Dublin, G. Faulkner, etc., 1757.
The Resignation: or, the Fox out of the pit, and the geese in, with B----G [i.e. the Hon. John Byng] at the bottom. London, 1756.
The Sham Fight; or Political Humbug. A state farce in two acts [and in prose] as it was acted by some persons of distinction in the M[e]d[iterranea]n and elsewhere. London, printed and sold [by J. Ryall], 1756.
The Shooting of Admiral Byng, on board the Monarque, March 14, 1757. [An engraved plate, with descriptive letterpress and “a copy of a paper delivered by the Hon. Admiral Byng, to W. Brough, Esq., Marshal ... before his death,”] [London? 1757.]
The Sorrowful Lamentation and Last Farewell to the World of Admiral Byng. [A ballad.] [London, 1757.]
The Speech of the Honble Admiral Byng, intended to have been spoken on board the Monarque at the time of his execution, etc. London, T. Lindsey, [1757.]
The State of Minorca, and its Lost Condition when A-----l B—g [i.e. the Hon. John Byng] appeared off that island. London, S. Baker & G. Woodfall, [1757.]
The Trial of the honorable admiral Byng, at a court-martial held on board His Majesty's ship the St. George, in Portsmouth harbour, Tuesday, Dec. 28, 1756, for an enquiry into his conduct, while he commanded in the Mediterranean. Together with his defense... London, printed for and sold by J. Lacy, 1757.
The Trial of the Honourable John Byng, at a Court Martial, as taken by Mr. Charles Fearne ... To which are added, a copy of their Lordships memorial to the King, in relation to the sentence passed upon Admiral Byng [and other documents], etc. Dublin, J. Hoey, etc., 1757.
The Trial of Vice-Admiral Byng ... Together with the Admirals defence, taken down in short-hand. [An abridgment.] London, J. Reason, 1757.
To the People of England. [An address, signed Triton, in behalf of Admiral J. Byng.] [London, 1757.]
To the worthy Merchants and Citizens of London. [Urging the execution of sentence on Admiral Byng.] [London, 1757.]
Zuverlässige Lebens-Geschichte des grosbritannischen Admirals ... Johan Byng, etc. Frankfurt & Leipzig, 1757.