Jewish Publication Society
La Jewish Pubblication Society (JPS) è la più antica organizzazione senza scopo di lucro e non denominazionale che cura la pubblicazione di opere ebraiche in lingua inglese. Fondata nel 1888 a Filadelfia dal rabbino Joseph Krauskopf, appartenente all'Ebraismo riformato, è una casa editrice statunitense nota soprattutto per la traduzione della Bibbia ebraica in inglese. La traduzione della JPS è utilizzata nei seminari cristiani ed ebraici, nelle sinagoghe e nelle scuole ebraiche, nei collegi e nei campus, nei corsi informali di studio biblico informali rivolti agli adulti. Dal 2012 ha iniziato una collaborazione editoriale con la casa editrice dell'Università del Nebraska-Lincoln.[1] StoriaUna prima forma associativa nacque a Filadelfia nel 1845 e si sciolse nel '51, a causa di un incendio che distrusse la sede e l'intera biblioteca. Una seconda associazione comparve a New York nel 1873 e cessò di esistere due anni dopo.[2] Intorno al 1880, si assistette ad un crescente interesse da parte dei giovani ebrei americani verso il giudaismo e la cultura giudaica, e un diffuso sentimento del legame fra il futuro degli ebrei americani e la scena ebraica mondiale. In risposta ad una crescente domanda di traduzioni dei testi ebraici in lingua inglese, i rabbini e i leader laici della comunità ebraica americana si diedero appuntamento il 3 giugno 1878 a Filadelfia[3], per discutere la rifondazione di una comune casa editoriale ebraica di riferimento a livello nazionale: in questo modo, si giunse alla decisione di creare la Jewish Publication Society. Agli inizi del XX secolo era cresciuto significativamente il numero degli iscritti, e la JPS riuscì a completare la traduzione della Bibbia nel 1917, che con i libri di preghiera divenne parte dell'equipaggiamento militare dei giovani ebrei diretti al fronte della Prima Guerra Mondiale..[4][5][6] La disponibilità di testi ebraici tradotti -come The Decay of Czarism e Legends of the Jews- contribuì durante gli anni '30 a tenere saldo negli ebrei statunitensi il legame con la radice europea e ad arginare l'antisemitismo[7], che l'ascesa al potere del nazismo stava diffondendo oltreoceano. Durante la prima metà del XX secolo, fu pubblicata una visione riveduta della Bibbia, che enfatizzava gli aspetti bellici (atrocità e trionfi) della storia d'Israele e il ruolo dello Stato ebraico, in via di formazione. Opere a corollario come The JPS Commentary Series, The Jewish Catalog e The K'Tonton Series ottennero un vasto successo di pubblico. A settembre del 2011, la JPS iniziò una collaborazione editoriale con l'Università del Nebraska, regolata da un accordo in base al quale quest'ultima acquisì la titolarità dell'intero catalogo editoriale della JPS e divenne responsabile della produzione, distribuzione e commercializzazione di tutte le future pubblicazioni della casa editrice, a decorrere dal 1º gennaio 2012.[1][9] La sede storica di Filadelfia è operativa, e si occupa di acquisire nuove manoscritti e sviluppare nuovi progetti[senza fonte]. DirezioneLa Jewish Pubblication Society è amministrata da un Comitato di Garanti il cui presidente è President Gittel Hilibrand. Il ruolo di direttore editoriale in passato è stato ricoperto da: Henrietta Szold (dal 1893al 1916), Solomon Grayzel (dal 1939 al 1966), e da Chaim Potok (dal 1966al 1974). Helen Frankel è stata direttore editoriale (ed anche amministratore delegato) dal 1991 fino all'ottobre del 2009, quando è divenuta editore emerito della società. Il rabbino Barry Schwartz fu eletto amministratore delegato nel 2010, dopo essere stato membro del direttivo di numerose organizzazioni no-profit attive nel campo della giustizia sociale, in particolar modo nell'ambiente ebraico[10] Carol Hupping è stata direttore generale (e per alcuni anni anche direttore editoriale) dal 1991 fino a marzo del 2016. Il mese seguente le succedette Joy Weinberg come direttore esecutivo. Note
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