La Jamaica Station fu la designazione del comando navale della Royal Navy nonché della relativa formazione navale dislocata nelle acque della Giamaica. Il comando ebbe sede a Port Royal a partire dal 1655; nel 1830 fu sciolto e unito alla North America and West Indies Station.
Storia
La stazione fu creata dopo l'occupazione dell'isola di Giamaica nel 1655 stanziandovi una dozzina di fregate.[1] Il primo "Ammiraglio e Generale del mare" fu Sir William Penn.[2] I compiti principali della base nei primi anni erano la difesa della Giamaica e le azioni di disturbo contro i porti e le navi spagnole.[3]
Alla fine degli anni 20 del 1700 tre comandanti successivi della stazione persero la vita a causa di malattie tropicali mentre tentavano il blocco di Portobelo durante la Guerra anglo-spagnola (1727-1729).[4] Un resoconto della forza della marina presso la stazione Giamaica nel 1742 individuò in circa 3.000 uomini idonei su un totale di 6.620 uomini.[5]
La cattiva salute generale associata alla stazione continuò per tutto il secolo. Nel 1745 fu costruito sull'isola un ospedale della Marina, ma la strumentazione era insufficiente e molti pazienti ricoverati di malattie a bordo delle navi ne contrassero altre mentre si trovava nell'ospedale stesso. Un rapporto all'Ammiragliato nel 1749 scoprì che l'Ospedale era "piuttosto un male per il servizio, piuttosto che un sollievo".[6]
La stazione si fuse con la North American Station per formare la North America e la West Indies Station nel 1830.[2]
La stazione chiuse nel 1830, ma la Royal Navy continuò ad utilizzare il cantiere fino alla chiusura nel 1905. Un terremoto nel 1907 e un uragano nel 1951 danneggiarono il cantiere ormai abbandonato. Parte della stazione ospita ora il quartier generale della Jamaica Defence Coast Guard (HMJS Cagway, Port Royal); il resto è in fase di restauro nell'ambito del Port Royal Heritage Tourism Project.[7]
^Admiralty papers 1/234, 15 January 1749. Cited in Baugh 1965, p. 218
^Port Royal Heritage Tourism Project (PDF), su mona.uwi.edu. URL consultato il 16 gennaio 2017 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2017).
^ Frank Cundall, Historic Jamaica : With fifty-two illustrations, su archive.org, London : Published for the Institute of Jamaica by the West India Committee, pp. 28-31., 1915. URL consultato il 15 marzo 2018.