Jaguar Records
La Jaguar è stata una casa discografica italiana, attiva nella prima metà degli anni sessanta. Il suo marchio era la stilizzazione dell'omonimo animale, visto di profilo. StoriaLa casa discografia Jaguar fu fondata nel 1963 da Benito Vassura; la sua sede si trovava in Galleria Passerella 1 a Milano, anche se, al pari di altre piccole aziende, non ebbe mai propri stabilimenti di masterizzazione e stampa né propri studi di registrazione, affidando tali fasi del lavoro ad altre aziende. L'etichetta con il logo della Jaguar ricalcava quella del Clan di Celentano. Si trattava della stilizzazione di un giaguaro, di profilo, con cori che sfumavano l'uno nell'altro, disegnata in stile optical dallo stesso autore dell'altra etichetta, Mario Moletti. Nel suo tentativo di inserirsi nell'allora emergente mercato del rock italiano, l'etichetta mise sotto contratto un nome allora celebre, proveniente dalla scuderia di Celentano: Ricky Gianco. Questi sarà fra i principali artisti dell'etichetta insieme a i Satelliti, Monica Sandri, Diego Peano, Leopoldo, il tenore Gastone Limarilli, Mario Tessuto (che debutta proprio con la Jaguar), Sandro Massimini e altri. Tra gli arrangiatori selezionati dalla direzione artistica: Angel "Pocho" Gatti, Gian Piero Reverberi e Lawrence Whiffin. La Jaguar durerà solo pochi anni: Gianco lascerà l'etichetta già nel 1966. Nella seconda metà degli anni sessanta le produzioni si rarefecero, terminando nel 1968, con l'unico disco inciso e stampato in tecnologia stereofonica.[1] L'etichetta stessa verrà liquidata prima dell'inizio del decennio successivo, cedendo l'intero catalogo, poi però non ristampato nella forma originaria.[2] Sarà solamente negli anni novanta che un'etichetta specializzata nel recupero di canzoni del passato - la D.V. More - raccoglierà i master e ristamperà, soprattutto in CD, nella propria collana super economica, alcuni pezzi provenienti dall'archivio della Jaguar. DischiLa datazione qui riportata si basa sull'etichetta del disco o sulla copertina; qualora nessuno di questi elementi abbia una datazione, è basata sulla numerazione del catalogo; talora è, infine, basata sul codice della matrice di stampa. Se esistenti, sono riportati, oltre all'anno, il mese e il giorno (quest'ultimo dato si trova, a volte, stampato sul vinile). Il disco di Limarilli risulta essere l'unico pubblicato in stereofonia, e per questo motivo la sigla di catalogo è preceduta dalla lettera S. 33 giri
45 giriNote
Bibliografia
Voci correlate |