Jacopo ConfortiniJacopo Confortini (Firenze, 1602 – Firenze, 1672) è stato un pittore e religioso italiano. BiografiaFiglio del pittore di origine pisana Matteo e fratello minore di Pietro, si formò in ambito familiare, per poi frequentare artisti affermati a Firenze come Giovanni Bilivert e Matteo Rosselli. Ottenne la cittadinanza fiorentina nel 1617[1]. Appena ventenne, partecipò alla decorazione del casino mediceo di San Marco, venendo in contatto con l'estroso Giovanni da San Giovanni. Si immatricolò all'Arte del Disegno nel 1629[2], ottenendo numerose commissioni sacre e profane. In questo periodo si distinse per l'abilità del disegno, l'estro compositivo, con interessanti inserimenti scenografici, la ricchezza cromatica. Nei pagamenti per gli affreschi nel refettorio di Santa Trinita, lavoro eseguito accanto a Giovanni da San Giovanni, è ricordato come "frate Confortini", per cui si presume che avesse preso i voti conventuali, sebbene non si conosca presso quale ordine[1]. Tuttavia, dalla seconda metà degli anni trenta del Seicento, in concomitanza con le tribolazioni e la scomparsa di Giovanni da San Giovanni, la sua produzione si fa più convenzionale, svuotata dagli estri della gioventù e aderente a schemi convenzionali, condotti con scarso impegno intellettuale. Questo declino appare soprattutto evidente nelle opere destinate al contado fiorentino, mentre in quelle "cittadine" profuse un maggiore impegno formale. Notevole è il suo corpus grafico, sia per quantità che per qualità, in cui mostra una qualità maggiore che in pittura, grazie al tratto rapido e scattante, e all'acume narrativo, spesso dotato di spunti ironici. Note
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