Jacopo CestaroJacopo Cestaro (Bagnoli Irpino, 1718 – 1785) è stato un pittore italiano. BiografiaNato a Bagnoli Irpino nel 1718, sposa Serafina de' Sio da cui ebbe quattro figli, Giuseppe, Gennaro, Nicola ed Andrea[1]. Probabilmente fu allievo del tardo Solimena[1]. Nel 1772 Vanvitelli lo segnalò, insieme ad importanti artisti come Francesco De Mura, Giuseppe Bonito, Giuseppe Sammartino, Ferdinando Fuga, Pietro Bardellino e altri, come artista meritevole della docenza presso la Real Accademia del Disegno di Napoli[2]. Divenuto maestro dell'Accademia, nel 1772 e nel 1777 rivolse due suppliche al sovrano al fine di ottenerne la direzione[3]. Nonostante il suo lavoro fosse apprezzato dai contemporanei, non ebbe particolare successo fra i biografi di fine Settecento e Ottocento[1]. Il suo stile fu influenzato dai pittori genovesi e le sue prime opere furono eseguite nella sua città natale: lavorò ad Ottaviano presso la Chiesa di San Francesco di Paola, dove nel 1750 realizzò il suo primo dipinto conosciuto, una Apparizione della Vergine a S. Francesco di Paola, andata perduta in seguito ad un'eruzione vulcanica del Vesuvio. Fra il 1757 e il 1759 completò il suo ciclo di opere più importante e maturo presso la Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo[4]. L'artista morì fra il 1785 e il 1789. Tra i suoi allievi si annoverano: Saverio della Gatta, Salvatore Mollo e Melchiorre De Gregorio. OpereJacopo Cestaro con il suo stile è uno dei rappresentanti più significativi della scuola di Francesco Solimena, anche se la sua interpretazione artistica si distacca dallo stile del maestro. Nelle sue opere si può notare una commistione di stili diversi: barocco e neo-barocco interpretati con una tendenza alla libertà creativa, segnata da interessi sociali e da un atteggiamento di raffinata mondanità.
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