Ivan Michajlovič Moskvin
Ivan Michajlovič Moskvin (in russo Иван Михайлович Москвин?; Mosca, 18 giugno 1874 – Mosca, 16 febbraio 1946) è stato un attore, regista e direttore teatrale russo. BiografiaIvan Michajlovič Moskvin nacque a Mosca, il 18 giugno 1874.[1] Attore russo di teatro e cinematografico la cui carriera è strettamente identificata con il Teatro d'arte di Mosca, di cui egli divenne direttore nel 1943,[2]interpretando ben quarantanove personaggi, di cui trentacinque del repertorio russo, dal 1898 fino alla sua morte.[3][4] Moskvin, dopo un'infanzia e un'adolescenza difficili, si avvicinò al mondo del teatro studiando nel dipartimento di fiction della Società Filarmonica di Mosca, dal 1893 al 1896. Successivamente ha calcato il palcoscenico in una compagnia a Jaroslavl' e nella compagnia del Teatro Korš a Mosca.[2] Nel 1898 fu invitato dalla compagnia del suo primo maestro Vladimir Ivanovič Nemirovič-Dančenko e si unì al nuovo Teatro d'arte di Mosca e recitò assieme a Ol'ga Leonardovna Knipper nel ruolo principale della prima produzione del teatro, Lo zar Fëdor Ioannovič (1898), di Aleksej Konstantinovič Tolstoj.[2][5][4] Continuò a recitare nel ruolo di Luka in Bassifondi (1902) di Maksim Gor'kij e di Iepichòdov ne Il giardino dei ciliegi di Anton Čechov (1904). Il successo e i consensi internazionali che Moskvin ottenne quando effettuò la tournée in Europa e negli Stati Uniti d'America (1919-1924) aumentarono negli anni successivi grazie alle sue partecipazioni in film sovietici distribuiti in tutto il mondo.[2][5][4] Tra i ruoli del film di Moskvin figurano il contadino protagonista in Polikuška (1922), il ruolo principale in Segreteria del Collegio (1925), un film in cui svolse anche la regia.[1] Pur seguendo la scuola di Konstantin Sergeevič Stanislavskij, si dimostrò sempre originale e peculiare nelle sue rappresentazioni, perché si identificava nel personaggio, sentendone come proprio il dolore, la gioia, la rabbia, l'ironia, la ribellione.[3] Moskvin insegnò a tre generazioni di attori del Teatro d'arte di Mosca, e continuò ad apparire nelle produzioni teatrali fino al 1942, quando interpretò un ruolo principale nell'opera di N. F. Pogodin Il carillon del Kremlino.[2] Fu insignito del Premio Stalin nel 1943 e al momento della sua morte, avvenuta il 16 febbraio 1946, era membro del Soviet Supremo dell'Unione Sovietica.[2]
Note
Bibliografia
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