L'Istituto zooprofilattico sperimentale del Lazio e Toscana "Mariano Aleandri" o IZSLT con sede principale a Roma è uno dei dieci istituti zooprofilattici sperimentali italiani, è un ente sanitario di diritto pubblico, che controlla e vigila sulla sanità animale, degli alimenti di origine animale, sulla profilassi su talune patologie. L'Istituto è sottoposto alla vigilanza del Ministero della Salute.
Storia
L’IZSLT nasce nel 1914 come Sezione Zooprofilattica presso l’Istituto Zootecnico Laziale di Roma per la lotta alle malattie infettive del bestiame; successivamente estese anche le sue competenze per la Toscana, con un decreto del Presidente della Repubblica nel 1952 diventa: Istituti Zooprofilattici Sperimentali del Lazio e della Toscana.[1]
Nel 1960, grazie al contributo delle locali Camere di commercio, vennero istituite le sezioni di Arezzo, Rieti e Siena; sezioni che si aggiunsero alle già esistenti sezioni di Roma, Pisa, Firenze, Grosseto, Pistoia e Viterbo (in ordine di nascita).[1]
Il 4 giugno 2014 in occasione della celebrazione del centenario dell’Istituto esso viene intitolato al Prof. Mariano Aleandri con il nome di Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri.[1]
Funzioni
Tra le funzioni ed attività dell'IZSLT abbiamo:[2]
il servizio diagnostico delle malattie degli animali e delle zoonosi, compresi gli accertamenti analitici ed il supporto tecnico-scientifico per le azioni di polizia veterinaria ed anche l’attuazione dei piani di eradicazione, profilassi e risanamento veterinario;
l’effettuazione di studi, sperimentazioni e produzione di tecnologie e metodiche necessarie al controllo della salubrità degli alimenti di origine animale e dell’alimentazione animale;
la cooperazione tecnico-scientifica con le Facoltà di Medicina Veterinaria e con altri Istituti di ricerca, nazionali ed esteri;
le verifiche sui rischi sanitari legati agli animali ed ai prodotti di origine animale;
la formazione e l’aggiornamento dei medici veterinari, degli operatori sanitari e degli addetti al processo produttivo di alimenti di origine animale;
la consulenza, assistenza ed informazione sanitaria agli allevatori ai fini della tutela del patrimonio zootecnico e per il miglioramento igienico delle produzioni;
la consulenza, assistenza ed informazione sanitaria alle aziende produttrici di alimenti di origine animale ai fini del miglioramento igienico delle produzioni;
L'IZSLT in collaborazione con l'Ente parco dei Castelli Romani ha, nel maggio 2018, iniziato un programma di ricerca e studio sulla presenza di lupi e/o cani ibridi presenti nell'parco. Il progetto è stato nominato “Avvio analisi molecolari genetiche su campioni biologici finalizzate al monitoraggio genetico della popolazione di Lupo nel Parco regionale dei Castelli Romani”.
Il progetto prevede lo studio, grazie alle metodiche di genetica molecolare, di campioni biologici come peli, feci, saliva da morsi della fauna selvatica e/o domestica predata; al fine di determinare l’appartenenza alla popolazione di lupo appenninico o di cane domestico e di individuarne gli eventuali ibridi caratterizzandone la specie e il genotipo individuale.[3][4]
Per la prima volta nell'IZSLT è stato individuato un focolaio endemico ad alta circolazione nell'Italia centrale di Angiostrongylus vasorum presente in esami autoptici di 25 lupi del centro Italia. In precedenza l'isolamento del nematode era stata segnalata in soli tre esemplari di lupo; solitamente l'Angiostrongylus vasorum è ritrovato nel cuore e nei vasi polmonari di cani e carnivori selvatici.[5]
Ricercatori dell'IZSLT, insieme a ricercatori del Interuniversity Consortium Istituto Nazionale Biostrutture e Biosistemi (INBB) di Roma e dell'Università degli Studi Roma Tre, hanno documentato e validato un nuovo metodo di saggio microbiologico per il latte vaccino il: Micro Biological Survey (MBS). Questo è un metodo alternativo per la determinazione della carica batterica totale vitale nel latte crudo di vacca; rispetto al saggio ufficiale per il conteggio del numero di unità formanti colonie nei campioni di latte secondo l'International Organization for Standardization (ISO) n. 4833-1: 2013.[6]
I risultati ottenuti con il metodo MBS ne evidenziano le potenzialità come valido strumento alternativo per analisi microbiologiche affidabili nelle industrie lattiero-casearie.[7]
Infatti, l'IZSLT "M. Aleandri" è dal 2005 Centro di referenza nazionale per la qualità del latte e dei prodotti derivati degli ovini e dei caprini.[11][12]
Inoltre, l'IZSLT “M. Aleandri” è il Centro di Referenza Nazionale per la ricerca di OGM ed anche il Centro di Referenza Nazionale per la ricerca degli OGM (CROGM).[13][14][15]
L'IZSLT è Centro Nazionale di riferimento per le Malattie degli equini (CeRME)[16] ed è anche Centro Nazionale di riferimento per l'anemia infettiva equina (CRAIE); fornendo, tra le altre attività, agli altri istituti zooprofilattici sperimentali e agli altri enti di ricerca le informazioni relative alle novità nel settore specialistico;[17]
Lo stesso Istituto è, dal 2004,[18] Laboratorio Nazionale di Riferimento per il controllo dell’azione dei vaccini antirabbici collaborando con il Rabies Serology Proficiency Test organizzato dal Centro di Referenza dell’OIE – ANSES, Nancy, Francia.[19]
Cronotassi dei direttori
Dott. Giulio Alessandrini
Prof. Vittorio Zavagli
Prof. Enzo Fontanelli
Prof. Mariano Aleandri
Dott. Riccardo Forletta
Dott. Gian Luca Autorino
Dott. Nazareno Renzo Brizioli
Dott. Francesco Cancellotti
Dott. Remo Rosati
Dott. Ugo Della Marta
Note
^abcIeri ed oggi, su izslt.it, Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri.
^Missione, su izslt.it, Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri.
^Altri centri specialistici, su Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana M. Aleandri, 18 marzo 2015. URL consultato il 28 febbraio 2021.
^ Ministero della Salute, Malattie degli equini (CeRME), su Centro di Referenza Nazionale. URL consultato il 28 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2021).
1916 La Sezione Zooprofilattica dell’Istituto Zootecnico Laziale nell’Agro di Roma, La Clinica veterinaria, 15 febbraio 1916, n. 3, pagg. 87-91.
M. Carpano, Per la difesa contro le malattie infettive del bestiame nel Lazio, La Clinica Veterinaria, 1918, 15 novembre, n. 20-21, pagg. 555-565.
G. Alessandrini, A proposito dell’articolo del professor Matteo Carpano. Per la difesa contro le malattie infettive nel Lazio, La Clinica veterinaria, 1918, n. 23 e 24, 15 e 31 dicembre, pagg. 642-643.
M. Carpano, A proposito dell’articolo: Per la difesa contro le malattie infettive del bestiame nel Lazio, La Clinica veterinaria, 1919, n. 1 e 2, 15 e 31 gennaio, pagg. 21-22.
1935 Regolamento per il funzionamento della Stazione Zooprofilattica di Roma. Approvato dal Consiglio d’Amministrazione nella seduta del 18 luglio 1935-XIII.
Precursori e artefici dell’antico Istituto d’Igiene di Roma al Viminale, Giornale di medicina militare, gennaio-febbraio 1947, pp. 1-14.
Istituti Zooprofilattici Sperimentali del Lazio e della Toscana, comparso nel volume “Gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali”, edito nel 1953, sotto gli auspici dell’Alto Commissariato per l’Igiene e la Sanità Pubblica, pp. 113-140.
I. Altara, Presentazione del volume “Gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali”, edito, nel 1953, sotto gli auspici dell’Alto Commissariato per l’Igiene e la Sanità Pubblica, pp. VII-XIII.
D. Pellegrini, P. Savi, R. Zeetti, Gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali oggi in Italia, Notiziario dell’Amministrazione sanitaria, Anno XXI, n. 1 gennaio 1968, pp. 41-62.
G. Penso, Una vita con la Scienza, Elvetica Edizioni S.A., 1986, pp. 60-65.
G. Berlinguer, Storia e politica della salute, Editore Franco Angeli, 1991, pp. 119-140.
S. Orazi, Angelo Celli (1857-1914), Fondazione Angelo Celli “per una cultura della salute”, 1993, Bulzoni Editore, pp. 119-144.
Legge11 marzo 1974, n. 101, in materia di "Modifica della legge 23 giugno 1970, n. 503, sull’ordinamento degli istituti zooprofilattici sperimentali"
Legge23 dicembre 1975, n. 745, in materia di "Trasferimento di funzioni statali alle regioni e norme di principio per la ristrutturazione regionalizzata degli istituti zooprofilattici sperimentali"
Legge7 marzo 1985, n. 97, in materia di "Trattamento normativo del personale degli istituti zooprofilattici sperimentali"
Decreto del presidente della Repubblica8 luglio 1986, n. 662, in materia di "Equiparazione delle qualifiche del personale degli istituti zooprofilattici sperimentali a quelle del personale del Servizio sanitario nazionale, ai sensi dell’art. 2 della legge 7 marzo 1985, n. 97"
Legge23 ottobre 1992, n. 421, in materia di "Delega al Governo per la razionalizzazione e la revisione delle discipline in materia di sanita', di pubblico impiego, di previdenza e di finanza territoriale"
Decreto legislativo30 giugno 1993, n. 270, in materia di "Riordinamento degli istituti zooprofilattici sperimentali, a norma dell'art. 1, comma 1, lettera h), della legge 23 ottobre 1992, n. 421"
Decreto ministeriale16 febbraio 1994, n. 190, in materia di "Regolamento recante norme per il riordino degli istituti zooprofilattici sperimentali, in attuazione dell'art. 1, comma 5, del decreto legislativo 30 giugno 1993, n. 270"
Decreto legislativo31 marzo 1998, n. 112, in materia di "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59"
Decreto legislativo19 giugno 1999, n. 229, in materia di "Norme per la razionalizzazione del Servizio sanitario nazionale, a norma dell'articolo 1 della legge 30 novembre 1998, n. 419"
Decreto legislativo28 giugno 2012, n. 106, in materia di "Riorganizzazione degli enti vigilati dal Ministero della salute, a norma dell'articolo 2 della legge 4 novembre 2010, n. 183"