Isola di Tiran
L'isola di Tiran si trova nel Mar Rosso, negli stretti omonimi, all'imbocco del Golfo di Aqaba, affiancata all'isola di Sanafir, tra l'Egitto e l'Arabia Saudita. L'isola di Tiran ha una superficie di circa 80 chilometri quadrati, mentre l'isola di Sanafir di circa 33 chilometri quadrati. Controversie territorialiIl trattato di demarcazione dei confini marittimi fra i due paesi venne ratificato dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi il 17 giugno del 2017 e approvato dal parlamento il 14 giugno dello stesso anno sancendo ufficialmente il passaggio delle due isole all'Arabia Saudita. La ratifica definitiva del trattato avvenne nel corso di una visita del sovrano saudita Salmān bin ʿAbd al-ʿAzīz Āl Saʿūd durante la quale venne annunciato il progetto di costruzione di un ponte sul Mar Rosso[1] nonché un ingente piano di investimenti nelle infrastrutture egiziane. L'accordo suscitò ampie proteste in Egitto dove l'opposizione accusò il presidente di svendere pezzi del territorio del paese, gruppi ambientalisti sollevarono inoltre perplessità sul progetto del ponte[2], il politico egiziano Khaled Ali presentò un ricorso al tribunale amministrativo per annullare l'accordo. Il ricorso venne accettato e il 21 giugno 2016 l'accordo venne annullato, sentenza confermata dal tribunale amministrativo d'appello l'8 novembre 2016[3]. In seguito a questa sentenza Riad ha annullato il programma di aiuti economici. Una corte egiziana ha pronunciato la sentenza definitiva nel gennaio 2017, respingendo l'accordo e affermando la sovranità egiziana su entrambe le isole. Il 14 giugno 2017 la commissione per la difesa e la sicurezza nazionale dell'Egitto ha approvato all'unanimità il trasferimento delle isole Tiran e Sanafir all'Arabia Saudita e lo stesso giorno il piano è stato approvato dal parlamento egiziano[4]. Note
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