Inmazes è il primo album in studio del gruppo musicale danese Vola, pubblicato il 2 febbraio 2015.[2]
Descrizione
Autoprodotto dal gruppo,[1] l'album si compone di dieci brani e presenta una fusione di sonorità tipiche del progressive metal con quelle appartenenti alla musica elettronica, con poliritmie e riff complessi nelle strofe e una maggiore melodia nei ritornelli.[3][4]
Il 16 settembre 2016 l'album è stato ripubblicato in edizione CD e doppio LP dalla Mascot Label Group.[5] Grazie a ciò il gruppo ha potuto intraprendere una tournée europea in qualità di artista di supporto al gruppo svedese Katatonia tra settembre e novembre dello stesso anno,[6] durante la quale Ewert, a causa di problemi personali, è stato sostituito dal batterista norvegese Simen Sandnes degli Arkentype.[7]
Tracce
Testi e musiche di Vola.
- The Same War – 5:10
- Stray the Skies – 4:13
- Starburn – 6:05
- Owls – 5:51
- Your Mind Is a Helpless Dreamer – 5:21
- Emily – 3:01
- Gutter Moon – 3:55
- A Stare Without Eyes – 4:58
- Feed the Creatures – 5:37
- Inmazes – 7:29
- Tracce bonus nell'edizione LP
- Gutter Moon (October Session) – 3:06
- Stray the Skies (October Session) – 4:06
- Gruppo
- Produzione
Note
- ^ a b Alberto Capettini, VOLA – Recensione: Inmazes, su metallus.it, 12 settembre 2016. URL consultato il 6 aprile 2020.
- ^ (EN) Inmazes, su volaband.com, Vola. URL consultato il 6 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2015).
- ^ (EN) Laura McCarthy, ALBUM REVIEW: Inmazes – VOLA, su distortedsoundmag.com, Distorted Sound Magazine, 13 settembre 2016. URL consultato il 6 aprile 2020.
- ^ (EN) Kris Needs, Vola - Inmazes album review, su loudersound.com, Louder, 17 agosto 2016. URL consultato il 6 aprile 2020.
- ^ (DE) VOLA – "Inmazes" Veröffentlichung im September, su metal-heads.de, 6 agosto 2016. URL consultato il 6 aprile 2020.
- ^ (EN) James Weaver, Katatonia reveal European tour supports, su distortedsoundmag.com, Distorted Sound Magazine, 8 agosto 2016. URL consultato il 6 aprile 2020.
- ^ (EN) Interview with Simen Sandnes, su theprogspace.com, The Progspace, 21 ottobre 2016. URL consultato il 6 aprile 2020.
Collegamenti esterni