Immacolata e Concetta - L'altra gelosia
Immacolata e Concetta - L'altra gelosia è un film italiano del 1980, diretto da Salvatore Piscicelli, presentato nella Settimana internazionale della critica del 33º Festival di Cannes.[1] Per la sua interpretazione, Ida Di Benedetto, protagonista del film accanto a Marcella Michelangeli, è stata premiata col Nastro d'argento alla miglior attrice alla 35ª edizione dei Nastri d'argento, sempre nel 1980.[2] TramaDenunciata per corruzione di minorenne, Immacolata, trentacinquenne, conosce in carcere la lesbica Concetta, sua coetanea, e ne diviene l'amante. Concetta, d'altro canto, è finita in prigione per avere sparato all'uomo con cui la sua ex fidanzata era sposata. Tornate a Pomigliano d'Arco, le donne continuano la loro relazione, sfidando l'ostilità maschile, le convenienze familiari e i tabù sociali, dato che, oltre al fatto che Immacolata è sposata con un muratore di nome Pasquale e ha una figlia piccola Lucia, una relazione tra due donne è vista, in un paesino piccolo come Pomigliano d'Arco, come "scandalosa". Perciò la loro storia diviene presto di dominio comune e Pasquale tenta inutilmente di fermare la moglie che però, essendo proprietaria della casa in cui vivono e della macelleria che lei stessa gestisce, lo caccia; sentendosi più forte che mai, incurante dell'insidiosa opinione pubblica, Immacolata fa venire nella propria casa Concetta, facile preda di crisi psicologiche. Quando tutto sembra andare per il meglio e superate le discriminazioni da parte dei conoscenti, però, Immacolata rimane incinta di un creditore che la ricattava, e Concetta si sente tradita: così, in preda alla follia, picchia e uccide Immacolata con un pugnale. ProduzioneRipreseLe riprese del film si svolsero, nell'inverno del 1979, realmente a Pomigliano d'Arco, anche ambientazione della vicenda e città natale del regista Piscitelli.[3] DistribuzioneIl film uscì nelle sale cinematografiche italiane il 1º marzo 1980, mentre negli Stati Uniti dal 2 maggio dell'anno successivo.[4] DivietiIn Italia come in tante altre parti del mondo il film ebbe il divieto ai minori di anni 18, per delle scene d'amore omosessuale, un tabù allora fortemente sentito, e delle immagini di violenza.[5] AccoglienzaCritica«Immacolata e Concetta costituisce uno degli esordi più riusciti e autorevoli di questi anni in Italia. Tra i giovani registi, tra gli esordienti, Piscicelli occupa un posto particolare, non si riallaccia alla commedia italiana, non sta semplicemente nelle regole del genere drammatico, non è un analista del costume borghese o un erede populista del neorealismo. Ha fatto il critico, ha visto molti film (come tutti i giovani), ha imparato molte lezioni, ha studiato la realtà meridionale (lui è di Pomigliano d'Arco, in provincia di Napoli), ha frequentato anche i luoghi comuni della cultura meridionalistica e i risvegli colti delle tradizioni popolari, per esempio in teatro.[6]» Riconoscimenti
Note
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