Nel 1843 divenne Ministro dell'interno fino al 1852, ma si occupò comunque di politica estera, proponendo la Serbia come stato egemone dell'intera Slavia. Nel 1853 fu ministro degli Esteri e contrastò la guerra di Crimea. Fu avversato da Karađorđević, ma alla caduta di questi divenne nuovamente ministro degli Esteri dal 1861 al 1867, per poi ritirarsi in maniera definitiva.