Ilaria Fraioli

Ilaria Fraioli (Roma, 6 novembre 1965) è una montatrice italiana.

Biografia

Diplomata presso l'Istituto professionale cine-tv "Roberto Rossellini" e il Centro sperimentale di cinematografia, ha collaborato con i registi Alina Marazzi, Ivan Cotroneo, Francesca Comencini, Pif, Anna Negri, Davide Ferrario, Stefano Savona. È docente di montaggio[1] nella Scuola d'arte cinematografica Gian Maria Volonté e giurata per il Premio Solinas Documentario per il Cinema[2].

Filmografia

Documentari

Lungometraggi

Riconoscimenti

Note

  1. ^ I docenti della “Volonté”, su scuolavolonte.it. URL consultato il 21 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2018).
  2. ^ Albo d'oro, tutti i giurati, su premiosolinas.it. URL consultato il 21 settembre 2018.

Bibliografia

  • Marco Bertozzi (a cura di), Un'ora sola ti vorrei, Alina Marazzi e Ilaria Fraioli, in L'idea documentaria, con la collaborazione di Gianfranco Pannone, Lindau, 2003, pp. 89-101, ISBN 88-7180-476-7.
    «Io, in quanto montatrice del film, rappresento come sempre e stavolta ancor più una sorta di filtro critico (...) la storia di tua madre è anche un po' la mia, quella di mia madre e di altre donne prima e dopo di lei; la sua storia è politica perché riassume una parte dell'esperienza collettiva che le donne hanno portato avanti lungo tutto il secolo»
  • (EN) Monica Dall'Asta, Barbara Grespi, Sandra Lischi, Veronica Pravadelli, A Politics of Intimacy: A Conversation with Alina Marazzi and Ilaria Fraioli, in Feminist Media Histories, vol. 2, n. 3, Oakland (USA), University of California Press Journals, 2016, pp. 119-141, DOI:10.1525/fmh.2016.2.3.119. URL consultato il 24 settembre 2018.
    «Marazzi and Fraioli were invited to reflect on their work with archival material in films like For One More Hour with You (2002) and We Want Roses Too (2007)»
  • Fabiana Proietti, Cinegomorra: luci e ombre sul nuovo cinema italiano, a cura di Simone Isola, collana Ciak si scrive, Sovera Edizioni, 2016, p. 60, ISBN 978-8881249183.
    «anche qui, rilevante è l'apporto di Ilaria Fraioli al montaggio. Oltre a collaborare con Alina Marazzi, I. F. compare come montatrice in diverse opere qui citate, da Il mio cuore umano a Riprendimi»
  • Dario Cecchi, Immagini Mancanti. L’estetica del documentario nell’epoca dell’intermedialità, collana Frontiere. Oltre il cinema, Pellegrini editore, 2016, ISBN 978-88-6822-504-9.
    «... di immagini d'archivio ma anche di una matrice testuale originale, che la regista e la montatrice Ilaria Fraioli possono consentirsi una grande libertà creativa»
  • Fabiana Proietti, Alina e le altre. Il tempo, la memoria, il sentimento, in "Cinegomorra: luci e ombre sul nuovo cinema italiano", a cura di Simone Isola, Sovera Edizioni, 2016, Ebook
  • Cristina Piccino, Il cinema vissuto, in We want cinema, sguardi di donne nel cinema italiano, I ed., Marsilio, 2018, pp. 173-174, ISBN 978-88-317-0846-3.
    «Ilaria Fraioli (...) è la consigliera più sensibile di registi che si immergono nei vissuti e cercano se stessi attraverso la loro opera»
  • Sandra Lischi, Le libertà di Alina. Sperimentazione e divagazioni dello sguardo nei film di Marazzi, su arabeschi.it, Arabeschi, 2013.
    «Il racconto – scrive Ilaria Fraioli, la montatrice – è volutamente sottoposto all’esercizio delle associazioni(...) La libertà di non rispettare un ordine cronologico (...) di particolare efficacia e intensità sono ad esempio i confronti ‘virtuali’, di montaggio, fra gli sguardi di madre e figlia qui quasi coetanee, filmate in epoche diverse, in un dialogo impossibile, sia nella realtà che metaforicamente, eppure presente e reale nelle dinamiche di sofferenza e colpa. Coesistenza di spazi e tempi nel lavoro di montaggio, anticipazioni, salti temporali frequenti»

Collegamenti esterni

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