Il pretoreIl pretore è un film del 2014, diretto da Giulio Base e interpretato da Francesco Pannofino, Sarah Maestri e Mattia Zaccaro Garau. Il soggetto è tratto dal romanzo Il pretore di Cuvio di Piero Chiara, pubblicato da Mondadori nel 1973, che divenne uno dei migliori bestseller dello scrittore luinese: nell'anno di pubblicazione vendette 130 000 copie e, nel 1976, fu inserito dall'editore di Segrate nella collana degli Oscar. TramaNella Luino del 1937, Augusto Vanghetta, pretore cittadino, è molto poco occupato nel disbrigo degli affari di pretura. Infatti, sebbene sia basso di statura e piuttosto tarchiato, l'uomo è un focoso amante e "seduttore seriale": intreccia un numero incalcolabile di tresche, con donne nubili e sposate, di ogni età e di ogni classe sociale. Il suo prestigio e il potere che gli deriva dalla sua carica è la chiave che gli apre le porte delle camere da letto di tutte le donne che desidera, alle quali in cambio concede favori. Ne fa le spese sua moglie, Evelina Andreoletti, molto più giovane di lui: complice la vita libertina del coniuge, è in pieno decadimento psicofisico, fino all'anoressia e all'abulia. Il marito se ne disinteressa, smette di condividere il letto con lei e la affida alle vane cure del medico. Il pretore coltiva altresì la passione per la drammaturgia: è infatti impegnato nella stesura di una monumentale commedia a sfondo amoroso, nella quale intende rispecchiare fedelmente la sua esperienza di vita. Per dedicarsi senza distrazioni alla redazione della piéce, cui dà il titolo L'amore è un'equazione, ovvero Ramiro e Isidora, assume un assistente: l'avvocato milanese Mario Landriani, un giovane dall'apparenza posata e discreta, cui fa assegnare la carica di vicepretore e su cui scarica il disbrigo delle annose pratiche legate al suo ufficio. Il Vanghetta si fida talmente di lui da convincerlo a trasferirsi a casa sua: sarà un grave errore, in quanto tra Mario e la moglie Evelina inizia una relazione amorosa. L'amore di Mario riesce in ciò che i medici non avevano mai ottenuto: Evelina rifiorisce e riguadagna salute; il Vanghetta resta ben lungi dall'immaginare ciò che accade alle sue spalle, ed anzi ricomincia a provare attrazione fisica nei suoi confronti. Mario arriva anche a progettare di fuggire con la moglie del suo datore di lavoro, ma sa che l'adulterio è un reato: conviene pertanto continuare a fare il doppio gioco. Nel frattempo il Vanghetta, gravemente indebitato per via delle esose richieste di una sua amante, ha deciso di dimettersi da pretore ed aprire uno studio legale insieme al Landriani, assumendo la difesa di un importante ingegnere edile del posto, Pepere Lopez, accusato con alcuni colleghi di strage, per aver fatto costruire case abusive nell'alveo di un fiume. Al processo tuttavia l'ex pretore si blocca nel mezzo dell'arringa difensiva, venendo deriso dal pubblico. Sarà poi il Landriani, con un discorso di grande presa ed alcune prove falsificate a salvare la causa. Di riflesso, il giovane avvocato diventa il nuovo principe del foro della città, riverito da tutta la popolazione e dagli ex sostenitori del Vanghetta. Addirittura egli inizia a contrarre abitudini e comportamenti talmente spietati da farlo via via rassomigliare al suo datore di lavoro: è sempre preso da mille affari, passa a casa pochissimo tempo, trascura completamente Evelina, nel frattempo rimasta incinta di lui. Per contro il Vanghetta, frastornato dalla magra figura fatta al processo e dalla sorpresa della maternità illegittima di Evelina, entra in parabola discendente: perde molto del suo vigore e passa le giornate vagando per casa. A pochi giorni dal parto Evelina, poco dopo un ennesimo diverbio con Mario - che si dimostra freddo nei suoi confronti e sempre più spesso si assenta da casa per lavoro - subisce un collasso e viene ritrovata stesa sul suo letto, priva di sensi e in un lago di sangue. La corsa in ospedale salva il bambino, ma non Evelina. In casa si allestisce una camera ardente: dinnanzi al feretro della moglie, Augusto propone con fare sprezzante a Mario di continuare tutto come se niente fosse e di prendersi entrambi cura del neonato, che "è figlio di entrambi". L'ex assistente, furioso, lo aggredisce e dà il via ad una furiosa rissa tra i due, mentre balia Rosa porta in salvo il piccolo, evitandogli conseguenze peggiori[1]. Personaggi
ProduzioneMolte opere letterarie di Piero Chiara sono state fatte oggetto di riduzione cinematografica, talora con buon successo di critica e pubblico[2]: a titolo di esempio si possono citare La stanza del vescovo e Venga a prendere il caffè... da noi (entrambi con protagonista Ugo Tognazzi)[3]. Lo stesso autore, nel corso della sua vita, collaborò alla sceneggiatura dei film ispirati alle sue opere[4] e in alcuni casi fece anche parte del cast con piccoli ruoli[5]. Anche per Il pretore di Cuvio Chiara aveva abbozzato un adattamento della trama per un'eventuale riduzione cinematografica, che però non fu mai realizzata[6]: lo stesso scrittore luinese e il suo collaboratore Federico Roncoroni (critico letterario, pedagogo ed erede testamentario di Chiara) per tre volte, tra gli anni settanta e ottanta, rifiutarono offerte di realizzazione del film, non ritenendole all'altezza dell'opera letteraria[3] Dopo la morte di Chiara, nel 1986, l'interesse del mondo del cinema per Il pretore di Cuvio si spense, finché ai primi del 2011 l'attrice varesotta Sarah Maestri (che già nell'aprile 2010 aveva annunciato l'intenzione di trasporre su pellicola il romanzo[7]) si mise in contatto con Roncoroni per proporgli nuovamente di realizzare un lungometraggio, appoggiata in questo anche da Bambi Lazzati, patron del premio letterario intitolato a Piero Chiara[3]. Roncoroni, superato l'iniziale scetticismo, decise di accettare; nel marzo 2011 concesse i diritti cinematografici sul romanzo all'attrice, che il 12 ottobre dello stesso anno fondò una propria casa di produzione cinematografica, la Chichinscì srl, con l'obiettivo di girare e far uscire il lungometraggio in tempo utile per il centenario della nascita di Piero Chiara, nel 2013[8]. La questione del reperimento dei fondi (il costo di produzione pianificato ammontava a complessivi 3 milioni di euro), degli attori e delle maestranze si rivelò tuttavia molto problematica, costringendo a rinviare sempre più a lungo termine la data d'inizio delle riprese; la stessa Maestri, verso il 2013, giunse sul punto di rinunciare al progetto. Tale eventualità fu scongiurata dall'accordo con la casa Lime Film di Roma[8][9], che si impegnò a farsi carico di produzione e produzione esecutiva. Alcuni sponsor e il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo garantirono un'ulteriore quota di finanziamenti. Già a settembre 2012 la Chichinscì, col patrocinio degli enti locali del Varesotto, aveva avviato un progetto denominato 100 anni d'autore[10], che si occupò di organizzare un cartellone di eventi propedeutici, allo scopo di avvicinare il pubblico all'opera cinematografica e alla figura di Piero Chiara nel centenario della sua nascita[11]. Tale progetto (inaugurato il 23 marzo 2013) fu quindi affiancato al film stesso. I titolari della Lime Film, Massimiliano Leone e Valentina di Giuseppe, contattarono il regista Giulio Base, che nel giro di una notte accettò l'incarico[12]. Nei mesi successivi furono ingaggiati gli altri attori protagonisti e il cast tecnico, che furono infine presentati al pubblico il 21 luglio 2013, presso i Giardini Estensi di Varese[13]. L'assegnazione di taluni ruoli minori e la scelta delle comparse fu realizzata mediante una selezione popolare ad accesso libero[14] sotto la supervisione di Sarah Maestri, in veste di direttrice artistica[15][16]. RipreseLe riprese, partite il 23 luglio 2013[17] e concluse il 5 settembre dello stesso anno[18], sono state in gran parte locate in provincia di Varese (principalmente nei comuni di Varese[19], Castelveccana e Luino[20]). Altre scene sono state girate nel comune di Rancio Valcuvia, oltre che al teatro 2 di Cinecittà, a Roma[21]. Colonna sonoraLa colonna sonora è composta in parte da musiche inedite scritte da Pietro Freddi, in parte da brani tratti da opere liriche di argomento amoroso, quale ad esempio L'amour est un oiseau rebelle dalla Carmen di Georges Bizet, interpretata in scena dal mezzosoprano Adele Cossi (nei panni di una prostituta)[13]. DistribuzioneLa distribuzione del film nelle sale cinematografiche italiane è a cura della Mediaplex Italia[22], mentre la Rai, in quanto co-produttrice, ha i diritti per la prima visione televisiva[23]. TitoloUna delle differenze principali del film rispetto al libro è la scomparsa dal titolo della specificazione di Cuvio. Tale scelta, suggerita dal regista Giulio Base, è stata dettata dalla decisione di trasferire l'ambientazione a Luino, oltre che dall'intento di rendere il titolo più semplice e di agevole traduzione in previsione di una distribuzione della pellicola in mercati non di lingua italiana[24][25]. Uscita nelle saleIl trailer del film venne pubblicato il 12 marzo 2014[26], mentre la data di uscita nelle sale cinematografiche italiane fu fissata per il 3 aprile seguente[24][27]. La pellicola venne proiettata in anteprima nazionale il 1° e il 2 aprile a Roma e a Varese[28][29]. AccoglienzaIncassiIl film può essere considerato un flop, in quanto ha incassato complessivamente 54 079 euro al botteghino italiano a fronte di un budget di 3 milioni[30]. CriticaLa critica italiana ha accolto il film in modo contrastante: da un lato alla regia è stato contestato l'avere conferito un taglio piuttosto televisivo alla pellicola, con un'eccessiva insistenza sugli aspetti farseschi e melodrammatici della vicenda, e con un abuso della mimica e della fisicità di Francesco Pannofino (con molte smorfie ed ammiccamenti). In altri casi i suddetti aspetti sono stati indicati come positivi; inoltre sono state espresse lodi per la bellezza di colonna sonora, fotografia ed ambientazione, oltre che per la valenza del film quale parabola amara sul fascino del potere[31][32][33]. RiconoscimentiNel 2014 il film ha ricevuto una nomination per il Nastro d'argento ai migliori costumi ed ha vinto il Premio Kineo per la migliore sceneggiatura[34]. Edizioni home videoDVDIl film è stato pubblicato in DVD il 23 settembre 2014 dalla CG Home Video[35]. Note
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