Il più bel giorno della mia vita
Il più bel giorno della mia vita è un film del 2002, diretto da Cristina Comencini. TramaIrene è un'anziana signora romana molto legata alla villa di famiglia in cui vive, ma i tre figli - Sara, Rita e Claudio - vogliono venderla. Il più bel giorno della sua vita è la prima comunione di Chiara, figlia secondogenita di Rita, ma l'evento rischia di essere rovinato dalle tensioni intorno alla vendita della casa, che per i tre figli è troppo grande. Chiara, dopo aver visto la tensione salire durante i pranzi domenicali, prega Dio perché porti in famiglia la verità, che secondo il suo catechista è il bene per cui Gesù è sceso tra gli uomini. Intorno a questa vicenda principale si delineano i personaggi dei tre figli: Sara, che da quando è rimasta vedova non riesce più a ricostruirsi una vita e passa ogni sera ad attendere che il figlio Marco, del quale sospetta l'omosessualità, torni a casa; Claudio, che invece omosessuale lo è, ma non riesce a rivelarlo alla madre e quindi vive di nascosto la propria relazione con Luca; Rita, infine, che è sposata con Carlo e ha due figlie (Silvia e Chiara), ma non prova più piacere durante i rapporti sessuali col marito dal giorno della nascita di Chiara e per questo intrattiene una relazione col veterinario Davide[1]. CriticaLa critica ha sottolineato un approccio “televisivo” alla narrazione, con una descrizione troppo “turistica” di Roma, una sceneggiatura accurata ma meccanica. Apprezzamento è andato invece alla recitazione[2]. Riconoscimenti
Note
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