Il Morto è il protagonista di una omonima serie a fumetti italiana edita da Menhir Edizioni e creato da Ermete Librato e Ruvo Giovacca ed esordito nel 2004 in una storia a fumetti della rivista Ink.[1][2][3] La caratterizzazione grafica del personaggio è molto simile a quella dei personaggi Kriminal e Killing.
Biografia del personaggio
Il protagonista è un uomo senza più memoria del suo passato[4], che veste con una tuta nera raffigurante uno scheletro bianco[5]. L'uomo non ricorda il suo nome, ma in più occasioni si fa chiamare Peg. Nel corso degli episodi emergono tracce del suo passato che coinvolgono persone e gruppi che spesso agiscono nell'ombra. Il protagonista mostra una certa abilità nel combattimento e nell'uso delle armi da fuoco. Dopo essere riuscito a fuggire da una clinica psichiatrica dove si commettevano violenze e abusi sui pazienti, nel corso degli episodi PEG si trova costretto tanto a fuggire dagli inseguitori mandati dall'organizzazione responsabile del suo internamento, quanto ad essere coinvolto in situazioni pericolose dove ha a che fare anche con altri criminali minori che vessano e minacciano persone innocenti. A volte alcuni crimini presenti nelle storie sembrano ispirati in parte a fatti di cronaca nera.
Storia editoriale
Il personaggio apparve per la prima volta nel n. 31 della rivista italiana Ink, nel giugno 2004, nella storia intitolata Buena Vista Hotel[6]. Lo stile di questa prima storia ricorda molto quello del fumettista americano Frank Miller, al quale la storia vuole rendere omaggio[7]. Successivamente è apparso nella stessa rivista nel settembre del 2005, nel settembre 2007, nel gennaio del 2009 e ancora nel gennaio 2011. I buoni riscontri di pubblico[8] portano a dedicare al personaggio una testata propria, Il Morto (con sottotitolo "il nero a fumetti"[9]), edita dalla Mehnir in una serie di albi dal formato tascabile, simile ai classici fumetti neri italiani;[3][10] il personaggio e la sua serie si inseriscono infatti in questo filone[10].
Albi
Esistono due serie di albi dedicate al morto. La prima è quella classica, una pubblicazione bimestrale, mentre la seconda comprende albi speciali, definiti "Promo", a tiratura limitata di 1000 (mille) esemplari numerati per ciascun numero[11].