Nacque da Jan Benedikt Platzer, un intagliatore della Boemia occidentale, e studiò all'accademia di Vienna e nella bottega di Georg Rafael Donner. Nel 1744 era già tornato a Praga per stabilirsi in una casa di Hradčany. Si sposò due volte, la prima moglie era la vedova dell'intagliatore Matyáš Schönherr (1701–1743), che gli diede un larga figliolanza. Fondò una bottega molto prolifica, che durò ancora per tre generazioni, fino alla fine del XIX secolo. La bottega di Platzer si trasferì in seguito in via Loretánská e infine nelle vie Nebovidská e Saská a Malá Strana. Su invito dell'imperatrice Maria Teresa, realizzò dopo il 1773 tre statue per la reggia di Schönbrunn a Vienna e fu nominato scultore di corte.
Si conserva una raccolta di eccellenti disegni e modelli di Ignác František Platzer, da cui si può concludere che il suo lavoro, istruito dal manierismo classico viennese di Georg Rafael Donner e Paul Troger, prima si adattò alle esigenze locali dell'ambiente praghese e infine tornò a un più espressivo stile barocco e rococò. Il successivo rafforzamento delle tendenze classicistiche nella sua opera è costantemente accompagnato da elementi rococò, soprattutto per quanto riguarda gli ornamenti in rilievo, i drappeggi o, ad esempio, il disegno di una grata in ferro battuto.[2]
Intere serie di intagli e statue in pietra furono realizzate dalla sua bottega, ad esempio, per i castelli di Dobříš e Hořín, per i monasteri di Zbraslav e di Teplá e per il Castello di Praga.
Praga, Staroměstské náměstí, Palazzo Kinský – sei statue allegoriche sul cornicione: I quattro elementi - figure femminili sdraiate; statue stanti delle dee Venere e Giunone (gli originali sono esposti nel Lapidario del Museo Nazionale, due dei quali danneggiati da colpi di arma da fuoco del maggio 1945)
Praga, Palazzo Pachta z Rájova – quattro sculture originali che decorano gli interni e gli esterni dell'edificio storico, dove oggi si trova l'Hotel Smetana
^(CS) P. Preiss, Ignác Platzer, skici, modely a kresby z pražské sochařské dílny pozdního baroku, Národní galerie v Praze, 1980, pp. 12–47
^(CS) Rudolf Anděl (a cura di), Peruc – zámek, in Hrady, zámky a tvrze v Čechách, na Moravě a ve Slezsku, III. Severní Čechy, Praha, Nakladatelství Svoboda, 1984, pp. 371–372.
Bibliografia
Poche Emanuel, Sochařské kresby Platzerů, Umění XV, pp. 231-242, Praha, Štenc, 1943
Oldřich J. Blažíček, Sochařství baroku v Čechách, Plastika 17. a 18. ;věku, Praha, SNKLHU, 1958
Zdeňka Skořepová, O sochařském díle rodiny Platzerů, Praha, 1958.
Oldřich J. Blažíček, Sochařství baroku v Čechách, Praha, NKLHU, 1958, pp. 241-242.
Oldřich J. Blažíček, Tři expozice českého baroku, in: Umění XVIII, Praha, 1970/71
Oldřich J. Blažíček, "Ignác František Platzer", in: Umění věků, Praha, 1956
Ottův slovník naučný, voce "Platzer, Ignác", Sv. 19, p. 869.
Prokop H. Toman, Nový slovník čsl. výtvarných umělců, díl II., Praha, 1950.