Ida Botti ScifoniIda Botti Scifoni (Roma, 7 novembre 1812 – Firenze, 13 giugno 1844) è stata una pittrice italiana. BiografiaNata da una famiglia borghese, Ida Botti fu allieva a Roma di Giovanni Silvagni. Si è dedicata al ritratto, a soggetti sacri e alla natura morta. Ha sposato il notaio e patriota romano Felice Scifoni (1802-1883), affiliato alla Carboneria, condannato all'esilio dagli Stati Pontifici per aver partecipato ai Moti del 1830-1831 in Romagna e dal 1833 stabilitosi a Firenze. Ida Botti Scifoni è stata insegnante di pittura di Matilde Bonaparte, figlia di Gerolamo, Re di Vestfalia e fratello di Napoleone I, che nel 1841 aveva sposato il principe russo Anatolio Demidoff. Come pittrice era apprezzata anche alla corte dei Lorena. Ida Botti Scifoni iniziò a frequentare l'ottocentesca villa San Donato in Polverosa e aiutava i proprietari nella disposizione degli arredi: parati, dipinti, tappezzerie, sculture. Come amica personale, consigliava anche la principessa Bonaparte Demidoff sulla scelta dei propri abiti. Il suo autoritratto, per dono di Matilde Bonaparte Demidoff, è conservato oggi alla Galleria d'arte moderna a Palazzo Pitti. Lo storico Giuseppe Spallicci ha compreso Ida Botti Scifoni nella sua galleria di donne illustri italiane che meritavano di essere ricordate con una nota biografica. Nel 1848 la principessa Matilde Bonaparte commissionò a Pietro Freccia un busto in marmo bianco, per il monumento sepolcrale di Ida Botti Scifoni, nella basilica di Santa Croce. Lo scultore si ispirò all'autoritratto della pittrice e la rappresentò con i capelli spartiti in mezzo e composti in due cascate laterali di lunghi riccioli, con la camicia bordata da un merletto e con le spalle avvolte da uno scialle leggero. Nel basamento sono incise le seguenti parole: «Qui si riposa dai lunghi travagli di breve vita Idda Scifoni nata Botti pittrice romana morta in Firenze di anni 31 il 13 giugno 1844 donna cara e infelice all'unico figlio che lasciavi trienne starai sempre in cuor viva nei tuoi dipinti vedra qual fosti nell'arte delle tue rare virtù il dolente padre e quanti conobberti gli parleranno i tuoi sembianti conoscerà qui pregandoti pace» Opere
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