Ibrahim Biçakçiu
Ibrahim Aqif Biçakçiu (Elbasan, 10 settembre 1905 – Elbasan, 4 gennaio 1977) è stato un politico e proprietario terriero albanese. Fu collaboratore dell'Asse, presidente del Comitato esecutivo provvisorio dal 14 al 24 ottobre 1943 e primo ministro albanese dal 6 al 26 ottobre 1944 durante l'occupazione nazista.[1] BiografiaIbrahim Aqif Bej Biçakçiu era figlio di Aqif Pasha Biçakçiu di Elbasan. Ibrahim nacque nel 1905 a Elbasan. La famiglia sostenne l'Indipendenza dell'Albania e trasmise la sua impronta libertaria a Ibrahim. Seconda Guerra MondialeNel 1943, insieme a Bedri bey Pejani e Xhafer Deva, contribuì a fondare un comitato nazionale di ventidue leader albanesi e albanesi del Kosovo, che dichiararono l'Albania indipendente dall'occupazione fascista e che elesse un comitato esecutivo per formare un governo provvisorio[2] Primo ministroDopo una settimana di negoziati, Ibrahim Biçaku accettò di guidare un nuovo e piccolo governo dopo Fiqiri Dine.[1] Sebbene Biçaku fosse l'amico perfetto della Germania, il suo esecutivo era tuttavia abbastanza incompetente. Questo principalmente perché la Germania era sull'orlo della sconfitta e i partigiani albanesi stavano avanzando.[1] Dopo la guerraNonostante molti dei balisti fuggirono dall'Albania dopo che i comunisti proclamarono la loro vittoria, Biçakçiu, come padre Anton Harapi e Cafo Beg Ulqini, scelse di non andarsene e decise che avrebbe preferito morire nel suo paese di nascita piuttosto che in terra straniera.[3] Fu arrestato dalle forze comuniste a Scutari il 6 dicembre 1944 e fu condannato all'ergastolo presso il Tribunale speciale di Tirana il 13 aprile 1945. Trascorse la maggior parte dei suoi anni in prigione a Burrel e fu rilasciato il 5 maggio 1962 ad Elbasan.[4] Negli ultimi anni gli fu assegnato un lavoro come addetto alle pulizie dei bagni pubblici nella sua città di Elbasan.[5] Biçakçiu morì il 4 gennaio 1977.[6] Note
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