IC 2631

IC 2631
Nebulosa a riflessione
IC 2631
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneCamaleonte
Ascensione retta11h 09m 52s[1]
Declinazione-76° 36′ 57″[1]
Coordinate galattichel = 297,0; b = -14,9[1]
Distanza520 a.l.
(160 pc)
Magnitudine apparente (V)9,00 (stella centrale)[2]
Dimensione apparente (V)2' x 2'[3]
Caratteristiche fisiche
TipoNebulosa a riflessione
Altre designazioni
Ced 112; BRAN 341C; ESO 038-EN009
Mappa di localizzazione
IC 2631
Categoria di nebulose a riflessione

IC 2631 (nota anche come Ced 112) è una nebulosa a riflessione visibile nella costellazione del Camaleonte.

Si individua nella parte settentrionale della costellazione, circa 3° a nordest della stella δ Chamaeleontis, di quarta magnitudine; giace sul confine con la Carena e sul bordo settentrionale di una nebulosa oscura estesa per alcuni gradi, la cui presenza può essere rilevata dall'assenza di stelle di fondo nella sua direzione. La sua declinazione è fortemente australe, al punto che può essere osservata quasi esclusivamente dalle regioni dell'emisfero australe terrestre, sebbene sia visibile, molto bassa, sull'orizzonte, anche pochi gradi a nord dell'equatore.

IC 2631 è la nebulosa a riflessione più luminosa facente parte della Nube del Camaleonte, una nube molecolare in cui hanno luogo dei fenomeni di formazione stellare generanti stelle di piccola massa; questa nube riveste una grande importanza nello studio della formazione dei sistemi planetari e delle nane brune.[4] La stella responsabile dell'illuminazione dei gas in direzione di IC 2631 è la giovanissima stella HD 97300; si tratta di una stella T Tauri con emissioni nell'infrarosso, al punto che possiede anche la sigla Ced 112 IRS 3. Questa stella fa parte dell'associazione Chamaeleon T1, un gruppo di stelle T Tauri legato fisicamente alla nube Chamaeleon I, in cui si sono formate;[5] questa nube, che costituisce la sezione più settentrionale della Nube del Camaleonte, è quella che presenta la maggiore attività di formazione stellare, dell'intero sistema nebuloso di cui fa parte.

Note

  1. ^ a b c Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 25 gennaio 2010.
  2. ^ Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 25 gennaio 2010.
  3. ^ VizieR - Cederblad Catalogue, su cdsarc.u-strasbg.fr. URL consultato il 25 gennaio 2010.
  4. ^ Luhman, K. L., Chamaeleon, in Handbook of Star Forming Regions, Volume II: The Southern Sky ASP Monograph Publications, vol. 5, dicembre 2008, p. 169, ISBN 978-1-58381-670-7.
  5. ^ Rydgren, A. E., Observations of young stars in the association Chamaeleon T1, in Astronomical Journal, vol. 85, aprile 1980, pp. 444-450, DOI:10.1086/112694. URL consultato il 25 gennaio 2010.

Bibliografia

  • Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume II - The southern Hemisphere to +6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-15-8.
  • Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.

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