A questo genere appartengono alcune specie ornamentali ma la più nota, per le sue proprietà officinali, è l'iperico (Hypericum perforatum) detto anche erba di San Giovanni.
Etimologia
Il latino scientifico hypericum deriva dal latino hypericon, prestito dal greco antico: ὑπερικόν?, hyperikón, forma collaterale di ὑπέρεικος hypéreikos, a sua volta da υπο-, ypo-, «sotto», ed ἐρείκη, eréikē, «erica»[3].
Descrizione
Il genere comprende specie erbacee, annuali o perenni, piccoli arbusti e alberi alti sino a 12 m.[4]
È caratterizzato dalla presenza sui petali di ghiandole contenenti oli essenziali, visibili sotto forma di piccoli punti traslucidi. I fiori sono a 5 petali e possiedono molti stami.
Distribuzione e habitat
Le specie del genere Hypericum sono diffuse in quasi tutto il mondo con l'eccezione delle regioni artiche e antartiche.[4]
Hypericum perforatum è utilizzato in fitoterapia nei disturbi depressivi minori.[6] Si deve però evitare l'assunzione contemporanea di iperico e di farmaci antidepressivi (SSRI), a causa delle loro possibili interazioni.
Nella medicina omeopatica viene indicato come battericida, antisettico nel caso di cure odontoiatriche, di ferite, tagli, escoriazioni e traumi.[7]
^ab(EN) Robson NKB, Studies in the genus Hypericum L. (Guttiferae): 3. Sections: 1. Campylosporus to: 6a. Umbraculoides, in Bull. Brit. Mus. (Nat. Hist.) Bot., vol. 12, 1985, pp. 163-325.
^(EN) Marhold, K., Clusiaceae, su Euro+Med Plantbase - the information resource for Euro-Mediterranean plant diversity, 2011.