HydrangeaHydrangea L. è un genere di piante angiosperme della famiglia Hydrangeaceae[1]. EtimologiaIl nome scientifico di questo genere (Hydrangea) risale ufficialmente a Linneo che lo descrisse nell'opera Species Plantarum (1753) con queste parole:[2] Hydrangea. Gron. virg. 50. Habitat in Virginia. - Frutex ex ordine Arbustivarum XIX, foliis oppositis, floribus in cymam digesti trad: Hydrangea. Gron[ovius] [Flora] virg[inica] 50 Vive in Virginia. - Frutice dell'ordine XIX delle arbustive, a foglie opposte, fiori raccolti in cima. Linneo stesso, come si vede, si rifà per questa pianta all'opera Flora Virginica (1739) del botanico olandese Gronovius, che è stato quindi probabilmente il primo a usare il nome scientifico Hydrangea. Tale nome viene dal greco antico ὕδωρ?, hydōr ("acqua") e ἄγγος, angos ("vaso") e quindi significa «vaso d'acqua», per la forma dei frutti simili a coppe per l'acqua. Il nome volgare di ortensia deriva da un altro nome scientifico dello stesso genere, Hortensia, che gli fu attribuito dal naturalista Philibert Commerson che la "scoprì" nel 1771 durante un lungo viaggio di studio a Bougainville, in Asia e in Madagascar. Sembra che il nome sia stato dato in onore della signora Nicole-Reine Lepaute, familiarmente chiamata appunto Ortensia; ma la cosa non è appurata con certezza.[3] Le due scoperte, una in Nordamerica, l'altra in Asia, corrispondevano a due specie diverse, ma le due specie furono riconosciute come appartenenti a uno stesso genere. Per il criterio di precedenza, prevalse il nome Hydrangea (ufficializzato nel 1753) su Hortensia (ufficializzato solo nel 1773). Il secondo nome, tuttavia, è rimasto nell'uso popolare come nome volgare, a spese del primo. DescrizioneIl genere comprende diverse specie di piante legnose arbustive. La particolarità di questa pianta sono i fiori, riuniti in infiorescenze più o meno sferiche, dette corimbi o pannocchie, che portano fiori per lo più sterili, soprattutto quelli esterni, per cui sono sostituiti dai sepali, grandi e petaliformi, mentre le altre parti fiorali sono abortite. Colore e acidità del suoloNella maggior parte delle specie i fiori sono bianchi, ma in alcune (come H. macrophylla), possono essere blu, rossi, rosa, violetto o viola scuro. Questi cambiamenti si devono al differente pH del suolo.[4][5] In particolare per la H. macrophylla e la H. serrata se il terreno è acido (pH inferiore a 6) si avranno fiori tendenti al blu. se invece è basico/alcalino (pH superiore a 6) i fiori saranno rosati.[6] Il cambiamento è dovuto al pigmento del fiore che è sensibile alla presenza di ioni d'alluminio. Distribuzione e habitatIl genere è particolarmente rappresentato nella flora naturale della Cina ma comprende anche specie di altre regioni dell'Asia orientale (p.es. Hydrangea petiolaris in Giappone e Corea, Hydrangea kawakamii endemica di Taiwan, Hydrangea anomala nell'Himalaia fino alla Birmania ecc.). Inoltre appartengono a questo genere alcune specie americane, sia nella parte Nord (p.es. Hydrangea arborescens negli USA orientali) che più a sud (p.es. Hydrangea peruviana in Sudamerica e aree adiacenti dell'America Centrale). TassonomiaIl genere comprende le seguenti specie[1]:
ColtivazioneLa coltivazione in piena terra richiede clima fresco durante l'estate, esige terreno di brughiera con aggiunta di terriccio di foglie e sabbia, neutro o acido. L'acidità del terreno influenza il colore dei fiori: il blu indica un terreno più acido (pH < 6). L'ortensia può essere coltivata in vaso, forzandola in serra per la fioritura primaverile. Avversità
Note
Voci correlateAltri progetti
Collegamenti esterni
|