Hunminjeongeum

Lo Hunminjeongeum.

Lo Hunminjeongeum (훈민정음?, 訓民正音?; lett. "Suoni corretti / appropriati per l'istruzione dei popoli") è un documento pubblicato nel 1446 contenente il nuovo sistema di scrittura della lingua coreana inventato da re Sejong nel 1443.[1] Inizialmente noto con lo stesso nome della pubblicazione, l'alfabeto fu poi chiamato hangeul, "lettere del popolo coreano".[1]

È il primo e unico testo al mondo che sia mai stato pubblicato per illustrare un nuovo alfabeto, ed è stato incluso dall'UNESCO nel programma Memoria del mondo a ottobre 1997 per il valore linguistico, culturale e ideologico.[1][2]

Storia

Prima che venisse creato l'hangeul, i coreani usavano i caratteri cinesi per scrivere, un metodo tuttavia inefficace per riflettere la lingua parlata data la scarsa somiglianza tra cinese e coreano.[1][3] L'apprendimento dei caratteri cinesi era circoscritto alla classe dirigente, e il conseguente analfabetismo del popolo aveva reso la capacità di leggere e scrivere un simbolo di potere e privilegio.[3][4] Inoltre, quando la dinastia Ming era salita al potere in Cina nel tardo quattordicesimo secolo, aveva cambiato la pronuncia dei caratteri cinesi, rendendo più difficile per i coreani adattarla alla propria lingua.[5]

Re Sejong iniziò quindi a creare un nuovo alfabeto per rendere la lingua scritta più accessibile alla gente comune, agendo in segreto poiché la classe dirigente sarebbe rimasta sconvolta dalla notizia.[3] Sebbene sia opinione diffusa che il sovrano avesse ordinato al Jiphyeonjeon di inventare il nuovo alfabeto, gli Annali della dinastia Joseon e la prefazione di Jeong Inji allo Hunminjeongeum haerye (la versione commentata dal Jiphyeonjeon dell'Hunminjeongeum) attribuiscono a re Sejong la paternità.[3]

Lo Hunminjeongeum fu completato da re Sejong nel dodicesimo mese lunare del 1443.[1][6][7][8][9] Il sovrano scrisse di persona la prefazione spiegando l'origine e lo scopo dell'opera, e fornendo brevi esempi e spiegazioni di ogni lettera, mentre incaricò il Jiphyeonjeon, sotto la guida di Jeong Inji, di redigere esempi e spiegazioni dettagliate che andarono a costituire lo Hunminjeongeum haerye.[1][9] Lo Hunminjeongeum fu pubblicato e reso noto al popolo nel nono mese lunare del 1446.[1][8]

Struttura

La pubblicazione è scritta in cinese classico e contiene una prefazione scritta dal re, le lettere dell'alfabeto (jamo) e brevi descrizioni dei suoni corrispondenti e del loro utilizzo.[1] Successivamente è integrato da un documento più lungo redatto dal Jiphyeonjeon e chiamato Hunminjeongeum haerye, che è stato designato come tesoro nazionale n. 70 nel 1958.[1]

I capitoli del testo sono sei: il primo espone i princìpi secondo cui sono state create le nuove lettere, il secondo presenta le 17 consonanti quando si trovano a inizio sillaba, il terzo le 11 vocali, il quarto illustra l'utilizzo delle consonanti quando si trovano al termine della sillaba (batchim), il quinto spiega come combinare consonanti iniziali, vocali e consonanti finali per ottenere le sillabe, il sesto e ultimo riporta esempi di parole coreane scritte con il nuovo alfabeto.[1]

Lo Hunminjeongeum termina con la post-fazione di Jeong Inji.[1]

Note

  1. ^ a b c d e f g h i j k (EN) Memory of the World - Republic of Korea, su english.cha.go.kr.
  2. ^ (EN) About Hangeul, su hangeul.go.kr.
  3. ^ a b c d (EN) 알고 싶은 한글, su korean.go.kr.
  4. ^ (EN) Hye K. Pae, Sungbong Bae e Kwangoh Yi, More than an alphabet: Linguistic features of Korean and their influences on Hangul word recognition, in Written Language & Literacy, vol. 22, n. 2, 31 dicembre 2019, pp. 223–246, DOI:10.1075/wll.00027.pae. URL consultato il 19 dicembre 2021.
  5. ^ Lee, Sang Gyu. "The World's Preeminent Writing System: Hangeul". Koreana 21 No3 8-15 Aut 2007., su issuu.com.
  6. ^ Lee, Iksop; Ramsey, S. Robert (2000). The Korean language. Albany, NY: State Univ. of New York Press. pp. 31–32. ISBN 0791448312..
  7. ^ (KO) 알고 싶은 한글, su korean.go.kr.
  8. ^ a b "Hunminjeongeum Manuscript". Cultural Heritage Administration. Cultural Heritage Administration. Retrieved February 28, 2019., su english.cha.go.kr.
  9. ^ a b Paik, Syeung-gil. "Preserving Korea's Documents: UNESCO's 'Memory of the World Register'". Koreana. The Korea Foundation., su koreana.kf.or.kr. URL consultato il 27 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2017).

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