La sua famiglia appartiene alla minoranza parsi. Si è laureato all'Università di Mumbai e ha fatto il dottorato all'Università di Oxford. È stato senior fellow alle Università di Princeton, Pennsylvania e Chicago.
Nel suo importante libro Nation and Narration (1990) Bhabha sfida la tendenza a trattare le nazioni del terzo mondo come fossero un blocco omogeneo. Questo porta, come sostiene, all'assunto che ci sia un'identità condivisa tra gli ex stati coloniali.
Bhabha sostiene che tutto il senso dell'appartenenza ad una nazione è costruito discorsivamente: è narrativizzato. Uno dei suoi principali contributi agli studi post-coloniali è stato l'identificazione dell'ambivalenza nel dominio coloniale. In The Location of Culture (1994), Bhabha usa concetti influenzati dalla semiotica e dalla psicanalisi Lacaniana: mimicry, interstizio o ibridità. Usando questi concetti, Bhabha sostiene che la produzione culturale è migliore quando è anche più ambivalente.
Bhabha viene talvolta criticato per l'uso di un gergo indecifrabile. Nondimeno, Bhabha è un popolare oratore ed è stato invitato in molte università, tra cui: