Dopo aver compiuto gli studi di Uppsala, si stabilì a Copenaghen, esordendo nel giornalismo. Dedicatosi poi esclusivamente alla letteratura, ebbe un notevole successo con una serie di Aneddoti del 1898; la sua fama è però legata a La giovinezza di Martin Brick, del 1901, di impronta naturalista.
Nelle sue opere della maturità artistica, come Il dottor Glas, del 1905, il dramma Geltrude, del 1906, il romanzo-diario Inquietudine del cuore, del 1909 e il romanzo Il giuoco serio, del 1912, Söderberg conferma le sue doti di narratore lucido e preciso che, da una posizione di isolato individualismo e stilisticamente distante dall'opulenza verbale degli scrittori neoromantici, ci offre una satira amara del costume borghese dei primi decenni del ventesimo secolo.