Tra il 1901 ed il 1907 visse a Firenze in una casa sulla cui facciata una lapide ricorda la sua permanenza.
La maggior parte delle sue opere sono ambientate in una piccola città nella Svezia centrale e si sviluppano in un universo parallelo in modi che ricordano i romanzi di Balzac.
La visione pessimistica è sempre temperata da un umore grottesco; in realtà in un romanzo come Markurells i Wadköping il grottesco riesce quasi completamente a sfumare il pessimismo.
Dopo un periodo di lavoro come sceneggiatore a Hollywood senza successo, la tendenza all'alcolismo di Bergman prese il sopravvento e lo portò ad una morte prematura.
Opere (elenco parziale)
Maria, Jesu moder (1905)
Amourer (1910)
Hans Nåds testamente (romanzo, 1910, e sceneggiatura del film His Grace's Will o The Baron's Will)
Marionettspel (1917)
Markurells i Wadköping (romanzo, 1919, e sceneggiatura di God's Orchid, 1924, o Father and Son)
Farmor och vår Herre (1921, Thy Rod and Thy Staff)
Chefen Fru Ingeborg (1924)
Clownen Jac (1930, The Clown Jac)
Swedenhielms (1935, film uscito anche in Italia col titolo Gli Swedenhielms)
Bibliografia
Yria Haglund, Di storia in storia. La biblioteca italiana di Hjalmar Bergman, ISBN 88-87296-91-X, 2001, pagine 144, Collana “Egeria” [3]. Traduzione dallo svedese a cura di Susanna Eneberg (Introduzione e La biblioteca di testi italiani di Hjalmar Bergman) e Elena Torrigiani (Osservazioni su “Savonarola. La storia di un frate” e Temi storici fiorentini in alcuni dei primi racconti). Questo volume è stato pubblicato in collaborazione con la Fondazione C. M. Lerici, Stoccolma.