Heitor PintoHeitor Pinto, oppure Frei Heitor Pinto (Covilhã, 1528 – 1584), è stato uno scrittore e presbitero portoghese. BiografiaPinto era ancora un ragazzo quando decise di entrare nell'ordine cavalleresco dei frati Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme, dove si avvicinò alla cultura religiosa e non, che approfondì nell'Università di Coimbra, studiando la letteratura dell'antichità classica, la patristica e gli umanisti.[1][2] Nel 1566 diede alle stampe la parte iniziale dei dialoghi intitolata Vida Christāo, completata sei anni dopo dal libro Segunda parte dos Diálogos, che ottenne un ottimo successo.[2][3] Intanto Pinto venne nominato Provinciale dei gerosolomitani e questo ruolo richiedeva viaggi e soggiorni in Italia, in Francia e in Spagna,[2] proprio a lui che prediligeva una vita ritirata e di meditazione.[1] Nel suo ultimo periodo di esistenza fu costretto all'esilio, dato che non accettò il dominio spagnolo.[1] I Dialoghi di Pinto costituiscono un significativo esempio di letteratura umanistica, influenzati da Platone e dagli stoici, avvicinati e immersi nelle atmosfere della spiritualità cristiana, e caratterizzati da una grande purezza e armonia.[3] Alcuni elementi e certe immagini anticiparono il Barocco, siano esse prese dalla realtà quotidiana oppure dalla matematica e dalla geometria,[1] anche se la sua opera complessivamente è intrisa di elementi rinascimentali.[2] Opere
Note
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