Hai shang hua
Hai shang hua (海上花S, Hǎi Shàng HuāP), anche conosciuto con il titolo inglese Flowers of Shanghai, è un film del 1998 diretto da Hou Hsiao-hsien. TramaIl film è ambientato nella Shanghai nel 1884 durante la dinastia Qing, in quattro bordelli eleganti (case di fiori): ognuno ha una zia (chiamata signora), una cortigiana nel fiore degli anni, servitori più anziani e ragazze educate ad essere perfette concubine, ognuna con i suoi segreti, ognuna con le sue ambizioni, intente a tessere trame pur di arrivare a soddisfare i propri desideri. Gli uomini si riuniscono intorno ai tavoli colmi di cibo, giocando. Tubi di oppio sono sempre a portata di mano. Le donne vivono all'interno di pareti fatte di pannelli scuri; le atmosfere sono soffocanti e claustrofobiche. Le cortigiane sono acquistate in tenera età dai proprietari di bordelli, altrimenti note come "zie". Nonostante il lusso e la ricchezza che le circonda, le cortigiane vivono una vita di schiavitù. Anche se ci sono solo pochi riferimenti espliciti a violenze contro le cortigiane, siamo portati a intuire che le percosse sono frequenti e comuni da parte delle zie più severe. L'unica via di riscatto in cui può sperare una cortigiana, conosciute come "ragazze fiore" sta nello sperare di pagare i loro debiti, un giorno (possibilmente grazie ad un ricco mecenate) o di sposarsi, elevando così il loro stato sociale. Il rapporto tra i ricchi mecenati e le cortigiane sono semi-monogami, spesso della durata di molti anni. Wang ha una relazione contrastata con la non più giovane Crimson ma sposa Pearl, che poi lo tradisce. Jade simula il suicidio per conquistare l'ingenuo Luo. La verità sui complessi rapporti che legano clienti e prostitute emerge man mano, e non lascia spazio ad alcuna consolazione: Wang è destinato a sbagliare ogni volta, e scompare anche dalle ultime sequenze del film, lasciando che altri raccontino il fallimento delle sue illusioni. Ipnotico come la musica di Yoshihiro Hanno, struggente nell'esprimere un senso di perdita. Personaggi
ProduzioneDal romanzo di Han Bangqing, tradotto da Eileen Chang e adattato dalla sceneggiatura di Chu Tien-wen, Hou trae materia per uno dei suoi film più affascinanti e difficili. Tutto girato in interni, con virtuosistici piani sequenza a lume di lampada, costituisce un mondo chiuso per riflettere sulle regole e le illusioni d'amore. Non esiste montaggio e la macchina da presa resta più o meno immota, attendendo che i personaggi entrino ed escano dal suo campo visivo; ma se questa è la cifra stilistica di Hou Hsiao-hsien anche in Città dolente e Il maestro burattinaio, in Hai shang hua la narrazione si piega ulteriormente alle esigenze dell'inquadratura. Il film è composto in tutto da 38 lunghe inquadrature. Colonna sonoraLa musica è scritta dal compositore giapponese Yoshihiro Hanno in collaborazione con Takeo Touyama e Yoshikazu Madokoro. AlbumLa colonna sonora del film venne pubblicata il 21 settembre 1998 in giappone in un album in formato CD intitolato Flowers of Shanghai (Original Soundtrack) prodotto dall'etichetta T.M. Music ed include 12 tracce.[1] Tracce
DistribuzioneLe date di uscita internazionali dal 1998 sono state[2]:
Il film rimane inedito in Italia. AccoglienzaCriticaRotten Tomatoes riporta che il 90% di 10 critici campionati ha dato le recensioni positive di film, che ha ottenuto una media di voto di 8.1 su 10.[3] Il critico cinematografico J. Hoberman ha definito Hou Hsiao-Hsien il miglior regista degli anni '90, citando Hai shang hua come uno dei tre capolavori di Hou da quel decennio.[4] Riconoscimenti
Il film è stato votato come terzo miglior film del 1990 nel 1999 Village Voice Film Poll.[6] Note
Collegamenti esterni
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