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Guido, detto Bevisangue per l'abitudine di leccare il sangue dei nemici uccisi sulla sua spada, fu un uomo ricchissimo di feudi. Le poche notizie storiche che lo riguardano, fanno riferimento alle numerose donazioni elargite a favore di religiosi:
Gina Fasoli, I conti e il comitato di Imola (secc. X-XIII), in Atti e Memorie della Regia Deputazione di Storia Patria per le provincie di Romagna, V, VIII, 1943, pp. 120-192.
Edoardo Manarini, I due volti del potere. Una parentela atipica di ufficiali e signori nel regno italico, collana Studi storici, vol. 12, Milano, 2016.
Alessandro Pallavicino, Le parentele del marchese Amelrico II, in Amleto Spicciani (a cura di), Formazione e strutture dei ceti dominanti nel medioevo: marchesi conti e visconti nel Regno Italico (secc. IX - XII). Atti del terzo convegno di Pisa: 18-20 marzo 1999, vol. 3, 2003, pp. 233-320.
Natale Rauty, I conti Guidi in Toscana, in Formazione e strutture dei ceti dominanti nel medioevo: marchesi conti e visconti nel Regno Italico (secc. IX - XII). Atti del secondo convegno di Pisa: 3-4 dicembre 1993, vol. 2, 1996, pp. 241-264.
Rossella Rinaldi, Le origini dei Guidi nelle terre di Romagna (secoli IX-X), in Formazione e strutture dei ceti dominanti nel medioevo: marchesi conti e visconti nel Regno Italico (secc. IX - XII). Atti del secondo convegno di Pisa: 3-4 dicembre 1993, vol. 2, 1996, pp. 211-240.