Guðröðr
Guðröðr il Cacciatore Hálfdansson (norreno: Guðröðr Veiðikonung, islandese: Guðröður veiðikonung, norvegese: Gudrød Veidekonge; fine VIII secolo – Stiflesund, IX secolo) fu re di alcuni piccoli regni in Norvegia, appartenente al clan dei Yngling. Guðröðr è menzionato nel Ynglingatal solo con l'appellativo Il Magnificente, mentre nella Saga degli Ynglingar anche come il Cacciatore[1]. Figlio di Halfdan il Mite e di Liv Dagsdotter di Vestmar (nell'attuale Telemark), sposò Alfhild, una figlia di Alfarin, il re di Alfheim (Bohuslän), che era l'antico nome del territorio tra Glomma e Göta älv[2]. Snorri riporta anche che era re di Vestfold. Quando Alfhild morì, Guðröðr inviò i suoi condottieri presso il territorio di Agder ed il suo re Harald Granraude per proporre un matrimonio con sua figlia Åsa. Tuttavia, Harald rifiutò, così Guðröðr decise prenderla con la forza. I suoi guerrieri attaccarono di notte e, dopo una lunga battaglia, uccisero Harald e suo figlio Gyrd e rapirono Åsa, che dovette sposare Guðröðr. Ebbero un figlio, che sarà ricordato come Halfdan il Nero[2]. Quando Halfdan aveva appena un anno, Guðröðr, ubriaco dopo un banchetto presso Stiflesund, morì trafitto da una lancia mentre scendeva dalla passerella della nave dal paggio di Åsa; il ragazzo, che fu ucciso immediatamente dopo il gesto, agì per conto della stessa moglie di Guðröðr[3]. Note
Bibliografia
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