Grey Daze
I Grey Daze sono un gruppo musicale grunge/rock alternativo formatosi nel 1993 a Phoenix. Storia del gruppoAnni novantaIl gruppo venne fondato nel 1993 da Chester Bennington e Sean Dowdell in seguito allo scioglimento del precedente gruppo Sean Dowdell and His Friends?. Al gruppo si aggiunsero anche Jason Barnes e Jonathan Krause, rispettivamente nei ruoli di chitarrista e bassista. Successivamente Barnes lasciò il gruppo e venne sostituito da Bobby Benish. Nel 1994 pubblicarono il primo album in studio Wake Me, promosso durante alcuni concerti tenuti nello stesso periodo. L'anno seguente Krause lasciò il gruppo e fu sostituito da Mace Beyers. Con il nuovo arrivato, nel 1997 i Grey Daze pubblicarono il secondo album ...No Sun Today. L'anno successivo nacquero alcuni diverbi tra Dowdell e Bennington, concludendosi con l'abbandono da parte di quest'ultimo e di Beyers.[1] Successivamente Bennington venne contattato da Jeff Blue per entrare negli Xero (i futuri Linkin Park) mentre Beyers continuò a partecipare con vari gruppi, registrando diversi album. Rimpiazzati Bennington e Beyers rispettivamente con Jodi Wendt e Dave Sardegna, il gruppo proseguì l'attività musicale, mantenendo il nome Grey Daze per circa sei mesi, per poi modificarlo in Waterface;[2] dopo ulteriori cambi di formazione, pubblicarono nel 2000 l'album Seven Days e si sciolsero l'anno successivo.[3] Tentate reunionIl 7 settembre 2002 Chester Bennington tentò di riunire i Grey Daze in onore del chitarrista Bobby Benish,[4] affetto da un tumore al cervello in seguito ad un incidente stradale, ma il progetto venne annullato a causa degli impegni di Bennington con i Linkin Park per le registrazioni di Meteora.[2] Sfortunatamente Benish morì nell'ottobre del 2004.[2] Il 26 giugno 2017 il gruppo ha annunciato il proprio ritorno con la formazione originale, rivelando che si sarebbe esibito il 23 settembre presso il The Marquee di Tempe.[5] L'evento è stato tuttavia annullato a causa del suicidio di Bennington, avvenuto il 20 luglio dello stesso anno.[6] Per omaggiare la memoria del cantante, il 2 settembre dello stesso anno Beyers e Dowdell hanno tenuto un concerto speciale a Las Vegas insieme a Ryan Shuck e Amir Derakh dei Dead by Sunrise, altro gruppo in cui militò Bennington.[7] AmendsAgli inizi del 2019 i Grey Daze, composti da Dowdell, Beyers e dal chitarrista Cristin Davis,[8] sono entrati in studio di registrazione per incidere nuovamente alcuni brani dei due album insieme a vari collaboratori, come Brian "Head" Welch e James "Munky" Shaffer dei Korn, Chris Traynor dei Bush e Jamie Bennington, figlio di Chester.[9] Nel mese di giugno dello stesso anno sono stati coinvolti anche LP, Brennen Dowdell e Draven Sebastian Bennington come ospiti speciali per alcuni brani.[10] Il 16 gennaio 2020 il gruppo ha presentato il primo singolo tratto dal disco, What's in the Eye, accompagnato nel medesimo giorno dal relativo video musicale,[11] mentre il successivo 6 febbraio è stata la volta del secondo singolo Sickness, anch'esso promosso da un videoclip.[12] Parallelamente all'uscita di Sickness i Grey Daze hanno annunciato i vari dettagli dell'album, intitolato Amends e pubblicato il 26 giugno.[13] Come ulteriore anticipazione, il gruppo ha reso disponibili anche i singoli Sometimes, Soul Song e B12, usciti tra aprile e giugno.[14][15][16] Nel mese di ottobre i Grey Daze sono tornati in studio di registrazione insieme al produttore Billy Bush al fine di rivisitare in chiave acustica alcuni brani di Amends. Il risultato di tali sessioni è stato l'EP Amends...Stripped, uscito il 29 gennaio 2021 e anticipato l'11 dicembre dal singolo Shouting Out (Stripped).[17] The PhoenixIl 15 aprile 2022 i Grey Daze hanno annunciato il quarto album The Phoenix e reso disponibile il primo singolo Saturation (Strange Love) nello stesso giorno.[18] Pubblicato il 17 giugno, il disco è stato prodotto da Esjay Jones (con la quale il trio aveva collaborato in alcuni brani di Amends) e presenta nuove versioni arrangiate dei rimanenti brani tratti da Wake Me e ...No Sun Today, alcuni dei quali realizzati insieme a Dave Navarro, Richard Patrick e le figlie di Bennington, Lily e Lila.[19] Agli inizi del 2023 hanno ripubblicato i primi due album in studio in edizione limitata su CD e LP attraverso una collaborazione con la rivista Revolver.[20] Intorno allo stesso periodo hanno annunciato il primo concerto a distanza di oltre vent'anni, che ha avuto luogo a Phoenix il 6 maggio in occasione dell'annuale U Fest.[21] Formazione
DiscografiaAlbum in studio
EP
Singoli
Note
Collegamenti esterni
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