Grete SternGrete Stern (Elberfeld, 9 maggio 1904 – Buenos Aires, 24 dicembre 1999) è stata una fotografa tedesca naturalizzata argentina.[1] Assieme al marito Horacio Coppola contribuì a modernizzare le arti visive in Argentina e presentò la prima mostra di arte fotografica moderna a Buenos Aires nel 1935.[2] BiografiaFiglia di Frida Hochberger e Louis Stern,[2] frequentò la scuola primaria in Inghilterra. Dal 1923 al 1925 studiò arti grafiche alla Kunstgewerbeschule di Stoccarda, ma presto si interessò alla fotografia grazie alle opere di Edward Weston e Paul Outerbridge. Si trasferì a Berlino, dove prese lezioni private da Walter Peterhans.[1] Nel 1930 Stern ed Ellen Rosenberg Auerbach fondarono ringl+pit, uno studio di fotografia e design con sede a Berlino, acclamato dalla critica e vincitore di importanti premi. Acquistarono le attrezzature da Peterhans[2] e divennero note per il loro lavoro innovativo in campo pubblicitario.[3] Il nome ringl+pit deriva dai loro soprannomi d'infanzia (Ringl per Grete, Pit per Ellen).[2] A intermittenza tra aprile 1930 e marzo 1933, Stern continuò i suoi studi con Peterhans presso il laboratorio di fotografia Bauhaus a Dessau, dove conobbe il fotografo argentino Horacio Coppola, suo futuro marito. Nel 1933 il clima politico della Germania nazista la portò ad emigrare con il fratello in Inghilterra,[4] dove inaugurò un nuovo studio, per riprendere presto la sua collaborazione con Auerbach.[2] Stern si recò per la prima volta in Argentina in compagnia di suo marito nel 1935. La coppia allestì una mostra a Buenos Aires per conto della la rivista Sur, la prima mostra di fotografia moderna in Argentina.[2] Nel 1958 ottenne la cittadinanza argentina. Nel 1948 iniziò a lavorare per Idilio, una rivista illustrata femminile, rivolta specificamente alle donne della classe medio-bassa. Tra la fine degli anni '40 e l'inizio degli anni '50, Stern creò Los Sueños come illustrazioni per la rivista femminile Idilio e la sua rubrica El psicoanálisis te ayudará ("La psicoanalisi ti aiuterà").[5] I lettori erano incoraggiati a presentare i loro sogni da analizzare come aiuto per trovare "la conoscenza di sé e l'autoaiuto che li avrebbero aiutati ad avere successo nell'amore, nella famiglia e nel lavoro".[6] Ogni settimana veniva selezionato un sogno, analizzato in profondità dall'esperto Richard Rest e poi illustrato da Stern attraverso il fotomontaggio. Dei circa 150 fotomontaggi prodotti, solo 46 sono giunti a noi in negativo.[7] I fotomontaggi di Stern sono interpretazioni surreali dei sogni dei lettori che spesso respingono sottilmente i valori e i concetti tradizionali della rivista Idilio, inserendo la critica femminista dei ruoli di genere argentini e il progetto psicoanalitico nelle sue immagini. La serie Idilio è stata spesso paragonata ai disegni Sueños di Francisco Goya, una serie di disegni preliminari per la sua opera successiva, Los Caprichos. Stern fornì fotografie per la rivista e prestò servizio come insegnante di fotografia a Resistencia presso l'Università Nazionale del Nordest nel 1959. Continuò a insegnare fino al 1985.[8] Morì nel 1999 all'età di 95 anni.[8] Note
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