Giuseppe CocoGiuseppe Coco (Biancavilla, 1º maggio 1936[1] – Biancavilla, 4 agosto 2012) è stato un disegnatore italiano. Ha pubblicato per anni illustrazioni e vignette su numerose pubblicazioni periodiche sia europee che americane,[2][3] è riconosciuto come uno dei vignettisti italiani più apprezzati al mondo.[2] BiografiaNel 1960 si trasferì a Milano dove esordì realizzando illustrazioni per Il Travaso delle Idee e, per oltre quaranta anni, ha collaborato con numerose riviste sia italiane come Playmen, Famiglia Cristiana, La Gazzetta dello Sport, Corriere della Sera, Playboy e Panorama che europee come El País, Paris Match, Punch, Stern, The Saturday Evening Post.[3] Ha anche creato personaggi che furono protagonisti di serie di vignette come Arturo, Esculapia, Piccolo Slim. Ha illustrato più di un migliaio di suoi aforismi e i corsi di lingua inglese, francese e russa De Agostini. Morì il 4 agosto 2012 all'età di 76 anni a Biancavilla.[4] Opere
Mostre
Riconoscimenti
CitazioniDi lui hanno detto o scritto: «Coco è forse unico: ha nel suo segno una forza graffiante che viene da una rabbia interiore. E questo senza che si arrivi al luogo comune della rivalsa dell'artista sulla società che lo circonda. Coco non ha vendette da compiere e non ha nemmeno (sebbene tutto possa far pensare il contrario) tabù da abbattere. È semplicemente un uomo il cui programma è dei più semplici: disegnare, disegnare, disegnare. Catanese d'origine, si è trasferito a Milano, per collocarsi in una soffitta dove compie i suoi esorcismi con penna, pennelli e colore. Non ha mai ceduto alle mode, ha sempre e solo ceduto alle tentazioni più dure che gli vengono da «dentro». E il suo lavoro è l'ansia di apprendere, più che di dire.» «Tutti gli umoristi si affannano a cercare una buona battuta per le proprie vignette, ma è Coco a fare centro più degli altri perché la esclude del tutto.» «In Coco respiriamo la gelida aria della non concessione. Il graffietto al malcostume. La strizzatina d'occhio ferocemente innocua alla categoria del provvisorio politico. L'engagement compiaciuto e trasparente: oh potere ti odio tanto che ti vendo tutta la mia indignazione!» «L'umorismo di Coco ha spesso il risvolto amaro. Tipico di certi siciliani di razza!» «Tutta una generazione di umoristi ha avuto in Coco un riferimento stilistico; e per le idee, ma soprattutto per la sua personale e incisiva cifra grafica.» «L'incanto surreale, scandito nel tratto vertiginoso e sicuro, qualifica la grafica di Coco come un'esperienza unica e imprescindibile per genere nella storia della satira internazionale.» Note
Bibliografia
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