Giuseppe BersaniGiuseppe Bersani (Roma, ca 1805 – Roma, ca 1847) è stato un militare italiano che operò attivamente nei moti rivoluzionari dei primi anni del Risorgimento.. BiografiaDi orientamento liberale, fu allontanato da Roma in seguito alla sua partecipazione alle sommosse presso la Sapienza, si trasferì a Torino ed entrò come ufficiale nel corpo delle Guardie Reali dei Savoia nel 1825[1]. Nel 1830-1831 fu uno dei coordinatori delle attività dei Cavalieri della libertà, associazione segreta di ispirazione massonica con finalità progressiste e patriottiche a cui aderirono diversi giovani della borghesia intellettuale e delle forze armate tra cui Angelo Brofferio, Giacomo Durando, Massimo Cordero di Montezemolo, Giovanni Durando e Ignazio Ribotti [1][2][3][4][5]. Molti dei membri della società furono arrestati nel 1831 prima che mettessero in atto una cospirazione ai danni di Carlo Felice[1][2][3][4][5]. Bersani fu colui che subì la pena più dura: in carcere alle Fenestrelle fino al 1837, fu poi trasferito nelle carceri di Roma in cui morì nel 1847[1][6] (sebbene secondo alcune fonti egli fosse ancora vivo nel 1853[7]). È annoverato dallo storico risorgimentale Atto Vannucci tra i “martiri della Giovine Italia”[6]. Note
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