Padre gesuita, nel corso della sua attività osservò numerosi fenomeni celesti che descrisse in alcuni suoi trattati, studiando la parallasse solare tentando senza riuscirci di determinarne un'equazione risolutiva. Negli ultimi anni sostituì Ruggiero Giuseppe Boscovich nella cattedra di matematica al Collegio Romano.[1] A lui è intitolato il cratere lunare Asclepi.
De veneris per solem transitu exercitatio astronomica habita in Collegio Romano, Roma, 1761.
De motum gravium rectilineo, Roma, 1762-1763.
De objectivi micrometri usu in planetarum diametris metiendis. Exercitatio optico-astronomica habita in Collegio Romano a Patribus Societatis Jesu, Roma, 1765.
Ricardo García Villoslada, Storia del Collegio Romano dal suo inizio (1551) alla soppressione della Compagnia di Gesù, Gregorian Biblical BookShop, 1954, ISBN88-765-2044-9.