Girolamo Ortis si tolse la vita a Padova il 29 marzo 1796, poche settimane prima della laurea in medicina. Alloggiava presso il Collegio Pratense o dei Furlani, risalente all'epoca medievale (oggi sede di un comando militare), che, in ossequio alle volontà del vescovo Pileo da Prata che ne era stato il fondatore, ospitava studenti originari di Padova, Venezia, Treviso e del Friuli[2] (Girolamo era di Vito d'Asio). La morte avvenne durante la notte nella sua stanza: si inferse due pugnalate, una al petto, l'altra alla gola. Il corpo venne ritrovato al mattino. Così il referto della Sanità:
«29 d.to [“Marzo 1796”]
Il Sig.r Girolamo Ortis dal Friul, ammalato g.ni 4, d’anni 20 c.a levatosi dal letto, e preso un Coltello si uccise colle proprie mani, nel Coll.o pratense.[3]»
Del suicidio si tacque, però, nel documento ecclesiastico ("fu ritrovato [...] ucciso, nè si sa come"), così da rendere possibili le esequie religiose, precluse a quanti fossero andati incontro alla morte deliberato consilio. Queste si celebrarono il giorno stesso nella chiesa di San Lorenzo, alla cui parrocchia apparteneva la zona del Santo, nella cripta della quale Girolamo fu deposto. Oggi San Lorenzo non esiste più, ma il luogo in cui si trovava è facilmente individuabile, dato che la Tomba di Antenore era addossata alla sua facciata. Girolamo Ortis è sepolto a Padova sotto la Tomba di Antenore.
Ugo Foscolo, pur ispirandosi alla vicenda del giovane per il celebre romanzo epistolare, non lo conobbe mai personalmente. Nel romanzo mutò il nome del giovane in Jacopo Ortis.
Note
^Spetta ad Antonio Medin (La vera storia di Jacopo Ortis, in «Nuova Antologia», LVI (1895), pp. 26-39) il merito di avere scoperto, a distanza di quasi un secolo dalla prima edizione dell'Ortis, l'effettiva esistenza del giovane cui il Foscolo, non da tutti creduto, affermava di essersi ispirato nelle sue Ultime lettere (cfr. Notizia bibliografica intorno alle Ultime lettere di Jacopo Ortis, IV: «Bensì il nome [= del protagonista] è mutato: quantumque sia vero che un giovine di casato Ortis s'uccise in Padova verso que' tempi; non però lasciò scritto veruno, né s'è potuto mai congetturare la ragione della sua morte» e VI: «e compilato il volume, lo dava alle stampe, sotto il nome del giovine di casato Ortis ammazzatosi in Padova»). Il luogo e la data di nascita del giovane e il suicidio in Padova (al Pratense) dove studiava medicina spettano a lui.
^Claudio Perini, Morte e sepoltura di Girolamo Ortis, in Id., Girolamo e Laura. La vera storia dell'Ortis, Chioggia, Accademietta, 2005, p. 103.
Bibliografia
Antonio Medin, La vera storia di Jacopo Ortis, in «Nuova Antologia», LVI (1895), pp. 26–39.
Pier Giorgio Sclippa, Girolamo Ortis e Ugo Foscolo: letteratura e cronaca di un suicidio, in «AS. Int e Cjere», Società Filologica Friulana, Udine 1992, pp. 613–622.
Claudio Perini, Morte e sepoltura di Girolamo Ortis, in Id., Girolamo e Laura. La vera storia dell'Ortis, Chioggia, Accademietta, 2005, pp. 89-109.
Claudio Chiancone, La scuola di Cesarotti e gli esordi del giovane Foscolo, Pisa, ETS, 2012, p. 287.
Silvia Gorgi, Storie segrete della storia di Padova, Roma, Newton Compton, 2017.