Giovanni Robobello
Giovanni Robobello (... – 1503) è stato un arcivescovo cattolico italiano. BiografiaFiglio di Andrea de Veneciis, è documentato per la prima volta nel novembre 1459, quando si trovava a Mantova, assieme allo zio materno Angelo Fasolo. Il 19 giugno 1476 ottenne in commendam l'abbazia di Santa Maria de Caneto a Pola.[1] Fu governatore di Viterbo e commissario generale nella provincia del patrimonio di San Pietro.[2] Era canonico della cattedrale di Aquileia quando, il 5 novembre 1485, fu eletto da papa Innocenzo VIII vescovo di Ossero.[3] Il 6 gennaio 1491 fu trasferito dallo stesso papa alla sede vescovile di Feltre, succedendo così allo zio Angelo Fasolo.[4] La nomina a Feltre non ottenne tuttavia il benestare del governo della Serenissima; sembra che Robobello non si recò mai a Feltre.[5] Il 19 dicembre 1494 fu promosso da papa Alessandro VI arcivescovo metropolita di Zara.[6] Nella bolla di nomina, Robobello è indicato ancora come vescovo di Ossero.[7] A Zara pagò a sue spese il rifacimento del tetto della cattedrale di Sant'Anastasia, dove fu aggiunta un'iscrizione che recitava: Joannes Robobellus venetus, Archiepiscopus Jadrensis, fecit fieri MCCCCC.[2] Morì nel 1503, forse a Venezia, dove, nella chiesa di Santo Stefano, si trova la tomba della famiglia Robobello.[2] Note
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