Giovanni ChizzolettiGiovanni Chizzoletti, o Chisoletti (Bergamo, 1655 circa – post 1733), è stato un pittore italiano. BiografiaDel pittore Giovanni Chizzoletti, dalle probabili origini bergamasche, è rimasta poca documentazione. I registri della chiesa di San Alessandro in Bergamo, documentano che fosse sposato con Teodora Pozzi dalla quale ebbe un figlio il 23 marzo 1707 dal nome Bartolomeo[1], si desume quindi che avesse abitato per un lasso di tempo in Via San Alessandro in colonna a Bergamo, questo è quanto di privato ci rimane di lui, ma sono tantissime le sue testimonianze pittoriche nella bergamasca[2]. Studiando le caratteristiche delle sue pitture, che hanno solo soggetti sacri, si ipotizza che si sia recato nel Veneto avendo collegamenti con le pitture di Maganza e di Pietro e Gaspare della Vecchia, inoltre la sua tecnica, simile a quella di Gian Paolo Cavagna, [nota 1][3] fa presupporre che abbia studiato la sua arte, tanto da imitarne lo stile. Pittore che venne poco considerato, anzi dal conte Marenzi venne classificata ignobile la sua pittura nella Guida per il forestiero del 1824. La vicinanza ad altri pittori, come il Salmeggia o Pietro Gualdi Lodrini e il Cavagna stesso sicuramente migliorarono e condizionarono la sua pittura che non riuscì mai però ad avere una propria peculiarità. Operealcune delle sue opere non sono più reperibili, ma resta testimonianza scritta.
L'Accademia Carrara di Bergamo vi è un Sacra famiglia con san Domenico che si considera attribuita al pittore[5]. Gli affreschi eseguiti per la chiesa di S. Leonardo (1688)[6], di S. Antonio delle terziarie francescane, di S. Gottardo e di S. Caterina (1713) in Bergamo sono scomparsi. Note
Bibliografia
Voci correlate |