Giovanni Abbatelli
Giovanni Abbatelli, barone di Cefalà (seconda metà del XIV secolo – 1453), è stato un nobile, politico e mercante italiano del XV secolo. BiografiaFiglio di Dulcio II[1][2], nacque presumibilmente nella seconda metà del XIV secolo. Soprannominato Patella, fu attivo come mercante da tradizione di famiglia, ed accumulò notevoli ricchezze attraverso i commerci con Barcellona, Valencia e le Baleari.[3] Abbatelli fu finanziatore del re Martino I di Sicilia, di cui divenne suo uomo di fiducia essendo notato come regio consigliere nel 1416.[3] Nel 1406, acquistò dal Regio Demanio il castello e la terra di Cefalà, nel Val di Mazara, su cui ottenne il titolo di barone e la conferma reale da parte del Sovrano aragonese il 27 giugno.[4][5] Divenuto così il primo feudatario della sua stirpe, nel 1408 acquistò la terra di Cammarata e i feudi limitrofi di Pietra d'Amico e Motta Sant'Agata, e dal Re Martino ottenne anche il diritto di riscuotere la metà degli introiti derivanti dalle gabelle di Palermo.[6][7] Nel 1414, Abbatelli ricoprì l'incarico di luogotenente del Maestro Razionale del Regno, quest'ultimo ufficio ricoperto da Bernardo Cabrera, conte di Modica.[8] Diverse fonti storiografiche gli attribuiscono altri incarichi istituzionali che avrebbe ricoperto tra il 1433 e il 1449, quali di pretore di Palermo, di maestro secreto, di vicario generale e di presidente del Regno, ma è probabile che buona parte di questi incarichi siano stati in realtà dal suo secondogenito e omonimo figlio, Giovanni.[5] Morì nel 1453.[9] Matrimoni e discendenzaGiovanni Abbatelli, I barone di Cefalà, dopo il 1391 contrasse nozze con la nobildonna Eleonora Chiaramonte Ventimiglia, figlia di Manfredi, IX conte di Modica[8], da cui ebbe la seguente discendenza:
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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