Giovanna RotondiGiovanna Rotondi Terminiello (Roma, 1938) è una critica d'arte italiana. BiografiaStorica dell'arte, è figlia di Pasquale Rotondi,[1] conosciuto per aver impedito il trafugamento da parte dei nazisti di importanti opere artistiche. Giovanna Rotondi Terminiello è stata per un lungo periodo Sovrintendente dei Beni Artistici a Genova[2]. Sollevò scalpore fra gli esperti di scultura il marchiano errore commesso da Vittorio Sgarbi[3] sull'attribuzione di autenticità di una Madonna di Agostino di Duccio, su cui intervenne la Rotondi, allora sovrintendente per la Liguria, dimostrando con tanto di scheda fornita dal "copista" che la Madonna di Sarzana posta in luogo pubblico non era l'originale ma una copia di inizio secolo scorso, seppur di ragguardevole fattura, eseguita dallo scultore di Carrara Gino Nicoli [4], mentre l'originale era a Pontremoli. È inoltre suo merito la riscoperta dell'artista Gino Grimaldi, il pittore del manicomio di Cogoleto. Oltre ad essere stata l'autrice di uno scritto su di lui[5], nel 2007 ha curato l'esposizione delle sue opere nell'Oratorio di San Lorenzo di Cogoleto dove sono conservate tre lunette, una quarta di prova, il copritabernacolo, la tendina per altare e le due grandiose pale; gli affreschi della chiesa sono purtroppo in stato di degrado e abbandono e quasi illeggibili, ne rimane traccia preziosa nella campagna fotografica curata da Michele Ferraris nel 1997. Nel ruolo di Sovrintendente dei Beni Artistici di Genova e, successivamente, come attenta studiosa d'arte è statra una delle maggiori protagoniste della promozione culturale del capoluogo ligure, soprattutto in sodale collaborazione con Ezia Gavazza. Pubblicazioni
in inglese
Note
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