Iscritto alla facoltà di ingegneria si laurea in architettura nel 1921. Nella sua attività professionale diventò il principale esponenti del Razionalismo italiano a Ferrara. Attirato dalle idee futuriste lavorò ai primi studi per il nuovo Stadio Comunale e anche per l'Istituto dell'edilizia popolare di Ferrara.[1]
Prese parte al restauro di edifici rinascimentali come Palazzo di Renata di Francia e Casa Cini.[2] Svolse mansioni di grande responsabilità all'interno della SADE, la società elettrica del conte Vittorio Cini.