Gianuario (diacono)
Gianuario (Porto Torres, III secolo – Porto Torres, 27 ottobre 303) è stato un diacono cristiano turritano, che subì il martirio assieme al presbitero Proto e al soldato Gavino[1]. È santo patrono di Porto Torres e Sassari assieme ai due compagni di martirio. Agiografia e cultoSecondo la tradizione, era un giovane diacono di Porto Torres, che durante la persecuzione dei cristiani sotto Diocleziano fu rinchiuso in una grotta[2] situata nella rocca di Balai, nell'attuale sito della chiesetta di Balai vicino, assieme a Proto. I due erano sorvegliati dal soldato Gavino, che però rimase tanto colpito dalla fede dei due nel resistere alle torture da decidere di convertirsi alla fede cristiana, liberandoli e scappando assieme a loro. Gavino però fu trovato e decapitato sulla rocca de lu Silesu. Ciò che avvenne in seguito lascia parecchi dubbi: si dice che le teste dei tre martiri, buttate in mare, vennero ritrovate da alcuni fedeli assieme ai corpi, le quali vennero seppellite negli ipogei di San Gavino a mare. Le reliquie di Gianuario sono tuttora conservate assieme a quelle degli altri due nella cripta della basilica a Porto Torres a loro dedicata. Ne parla nel Quattrocento il vescovo Antonio Cano in uno dei primi poemetti in sardo: Sa Vitta et sa Morte, et Passione de sanctu Gavinu, Prothu et Januariu.[3] Note
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