Giannotto BastianelliGiannotto Bastianelli (Fiesole, 20 luglio 1883 – Tunisi, 22 settembre 1927) è stato un musicologo e critico musicale italiano. BiografiaCompositore e pianista di formazione - fu allievo di Gino Bellìo e Giuseppe Bonamici -,[1] dopo aver insegnato composizione e armonia, si applicò più proficuamente all'attività di musicologo e critico musicale, collaborando con alcuni dei più importanti periodici di area fiorentina. Molto prolifica fu la sua attività all'interno del gruppo della Voce, dei futuristi di Lacerba e del Marzocco, promuovendo e costruttivamente criticando la musica contemporanea. Pur non abbandonando l'attività di compositore e di esecutore - si ricordi, ad esempio, la prima esecuzione italiana del Trio di Maurice Ravel a Firenze -[1] affermò le proprie posizioni all'interno della musicologia italiana, promuovendo anche il manifesto progressista Per un nuovo risorgimento (1911) insieme a Ildebrando Pizzetti, Gian Francesco Malipiero e Ottorino Respighi, e scrivendo uno dei libri più importanti dell'epoca, La crisi musicale europea (1912). Di posizioni fortemente crociane,[2] non si astenne dal pubblicare saggi e pamphlet su qualsiasi tema musicale contemporaneo, raccolti in volumi quali Il Parsifal (1913, in occasione della prima italiana di Parsifal di Wagner), Musicisti di oggi e di ieri (1914), L'opera e altri saggi di teoria musicale (1921). Morì suicida a Tunisi all'età di 44 anni.[2] Scritti
ComposizioniPer orchestra
Musica da camera
Per pianoforte
NoteAltri progetti
Collegamenti esterni
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