Giacomo Grandoni
Giacomo Grandoni (Pitigliano, 1797 – Scansano, 4 agosto 1855) è stato un funzionario e politico italiano del Granducato di Toscana. BiografiaNato a Pitigliano nel 1797, si trasferì a Grosseto dove iniziò a lavorare giovanissimo come computista nella cancelleria del comune nel 1815. Due anni dopo fu destinato all'Ufficio dei fossi e coltivazioni. Si interessò di questioni economiche e finanziarie e fu provveditore dell'ente a partire dal 1819 e in seguito della Camera di soprintendenza comunitativa di Grosseto.[1] Con l'avvio della grande bonifica per colmata delle paludi maremmane, il granduca Leopoldo II di Lorena istituì nel 1828 una commissione idraulico-economica, nominando Grandoni quale ministro economo, al fianco di Federico Capei (direttore) e Alessandro Manetti (architetto idraulico).[2] Dopo l'istituzione dell'Ufficio di bonificamento delle Maremme nel 1833, Grandoni e Manetti guidarono insieme l'ente per oltre vent'anni, il primo come direttore economico-amministrativo, il secondo come direttore tecnico.[3] In particolare, il ministro economo ebbe il delicato compito di gestire le casse dell'ufficio granducale, di sovrintendere alle controversie e le dispute sui terreni e di determinare indennità e compensi per i privati coinvolti.[4] Nel 1854 divenne gonfaloniere della città.[1] Morì improvvisamente il 4 agosto 1855 a Scansano, dove gli uffici venivano trasferiti a causa dell'estatatura, e fu sepolto nel cimitero della Misericordia.[5] Poco dopo la morte, la famiglia commissionò a Giovanni Dupré un medaglione in marmo quale monumento funerario per il duomo di Grosseto, ma fu invece collocato nel 1873 all'interno della sala consiliare del nuovo palazzo comunale.[6] Ebbe il titolo di cavaliere di Santo Stefano.[7] Note
Bibliografia
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