Gestore dei mercati energetici
Il Gestore dei mercati energetici (GME), fino al novembre 2009 Gestore del mercato elettrico[1], è la società responsabile in Italia dell'organizzazione e della gestione del mercato elettrico, del mercato del gas naturale e dei mercati ambientali. Al 31/12/2022 era la più grande S.p.A. italiana in termini di fatturato. StoriaCostituita in origine dal Gestore della rete di trasmissione nazionale come società per azioni, è partecipata al 100% dal Gestore dei servizi energetici (in precedenza Gestore dei servizi elettrici). Dall'8 gennaio 2004, il Gestore del Mercato ha assunto la responsabilità delle funzioni di organizzazione e gestione del mercato elettrico (d.m. 19 dicembre 2003). Adotta la disciplina di autoregolamentazione degli operatori (i quali possono partecipare fino al 20% delle quote del proprietario e gestore della rete) che viene convertita in legge con decreto del Ministero delle Attività Produttive (ai sensi del d.m. 19 dicembre 2003[2]). Il mercato elettricoIndicato solitamente come "borsa elettrica italiana", il mercato elettrico consente a produttori, consumatori e grossisti di stipulare contratti orari di acquisto e vendita di energia elettrica. Le transazioni avvengono su una piattaforma telematica, accessibile agli operatori tramite la rete internet. Il mercato elettrico si divide essenzialmente in 2 grandi tipologie di contrattazioni, a termine o a pronti, così brevemente strutturati: Mercato a termine: si tratta di accordi (deal) bilaterali tra operatori del settore, tendenzialmente i prodotti scambiati sono standardizzati e a prezzo fisso (per esempio: 10 MW Base Load CAL2011 67€/MWh un contratto che prevede la compravendita di 10 MW per tutte le 24h del giorno per tutto l'anno solare 2011 , da non confondere con l'anno termico, ad un prezzo di 67€ per ogni MWh scambiato, o ancora meglio 67€/MWh*10 MW*24h*365gg). Tali transazioni si svolgono abitualmente sulle piattaforme di trading messe a disposizione, dietro compenso, da alcuni broker del settore, come GFI, TFS e ICAP. Esiste anche una piattaforma messa a disposizione dal GME, la piattaforma MTE, che però ad oggi risulta poco utilizzata, per le grosse garanzie chieste dal GME per parteciparvi, è quindi poco liquida. Naturalmente, essendo l'energia un bene fungibile, tutti gli scambi fisici esistono solamente in maniera virtuale "esattamente" come avviene per i trasferimenti di fondi da un conto all'altro; la piattaforma sulla quale si effettuano tali scambi è chiamata PCE (piattaforma conti energia) gestita sempre dal GME. Il mercato a pronti, essenzialmente riconducibile alla borsa elettrica, a differenza del precedente, non vede l'incontro di 2 parti, ma ogni operatore ha come controparte il mercato stesso che prevede il classico incontro tra domanda e offerta, con il sistema del prezzo marginale. Tale mercato è poi così suddiviso:
Infine esiste un mercato per il servizio di dispacciamento (MSD), che non prevede la formazione del prezzo marginale ma utilizza la forma "Pay as bid" - utilizzato da Terna S.p.A per fornirsi dei servizi di dispacciamento relativi alla gestione ed al controllo del sistema elettrico. Al GME è inoltre affidata l'organizzazione delle sedi di contrattazione dei certificati verdi, dei titoli di efficienza energetica ("certificati bianchi") e delle unità di emissione (emission trading). Note
Collegamenti esterni
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